giovedì 18 febbraio 2010

Un ultimo pensiero



Siamo giunti al termine di questo blog. Sono oltre novanta i post che ho scritto da quando l'8 novembre, carico di valigie, paure e speranze sono arrivato qui a West Lafayette, Indiana. I tre mesi promessi a voi 19 lettori, li ho già superati. Ho deciso di chiudere questo blog qui: con i suoi errori, le sue risate, le avventure e le cose non scritte e quelle che hanno preso invece vita nei vostri schermi oltre che nella mia esperienza a Purdue University. Ne sono passate di tutte i colori e spesso mi sono sentito come immerso in un grande pazzo telefilm, dove la trama che cercavo era meno divertente ed interessante di quello che mi accadeva nella realtà. Qualcuno di voi mi ha lasciato un commento, altri mi hanno scritto in email o Facebook, qualcuno ha preso l'aereo per venirmi a trovare, altri non si sono fatti sentire ma so che mi hanno letto e hanno vissuto con me questi fantastici 3 mesi a Purdue.
Prima di chiudere questo blog vi volevo pero' lasciare con un messaggio. Prima di Natale, mentre ero in giro per spese a Lafayette, ho visto un quadretto che mi piaceva per la mia spoglia camera qui a North Grant Street. Così l'ho comprato, attirato dalla presenza di una grande L, come il mio cognome. Ogni sera mentre scrivevo al computer questo blog, alzavo gli occhi e leggevo le tre parole che lo componevano: Live, Laugh, Love. Ho capito che anche quel quadretto non era finito lì per caso. Era a significare come dovevo vivere questa esperienza in Indiana. Inanzi tutto "Live", viverla, a pieno con le sue spigolosità e le sue difficoltà, aspettando fiducioso i momenti belli e poi viverli anche quelli completamente. "Laugh", ridere o meglio sorridere, affrontare questo viaggio qui nel MidWest e nell'accademia americana, con un atteggiamento sempre positivo e con il sorriso sulle labbra. Infine "Love", amare: capire cosa significa provare sentimenti ed emozioni, nella vita come nel lavoro e nell'amicizia. Amare e volere bene sempre in maniera sincera e profonda, perchè solo da ciò che è profondo e dentro di noi puo' scaturire la felicità.
Vi lascio così con queste 3 parole...fatene l'uso che volete..io ho capito che voglio vivere la mia vita così.
Adesso è il momento dei saluti! Grazie per avermi vissuto in questi mesi tramite il blog, grazie per aver riso e sorriso con me alle mille avventure di questa fantastica esperienza qui a Purdue, grazie per l'amore e l'amicizia che mi avete dato, dimostrando di essermi vicini mentre ero qui negli States e dandomi la forza di affrontare e vivere al meglio questi "3 mesi a Purdue"!
I'll be missing you all, my special readers..ma ci rivedremo presto dal vivo (turbolenze della vita permettendo) in Italia...I'll be missing you JN and Purdue University...ma sento che ci rivedremo prima o poi!!! Come dice Ed, il mio mitico padrone di casa qui all'810 di North Grant Street, "I'll be back!!!" ;)

Alessandro's party!



Ormai manca poco al mio ritorno...lo so che lo percepite!! La scorsa settimana è stata difficile da digere per me: un po' di cose sono andate male per varie ragioni e così mi sono abbattuto un pò. In particolare il viaggio che avevo programmato per Baltimore per vedere un professore molto importante è stato cancellato per una mega bufera che ha lasciato Baltimore e la zona di Washington con quasi due metri di neve e 5 giorni di chiusura di tutti gli uffici pubblici. Ero molto giù. Così quando Shavonne mi ha detto che non tutto il male veniva per nuocere perche' potevamo uscire insieme quel sabato alla fine ho detto...sarà il destino che vuole questo!!! Quello che non sapevo ma che ho scoperto il venerdì è che in realtà Shavonne e Lisa mi stavano organizzando una festa a sorpresa!! Non ci volevo credere, troppo bella come idea..così ho allargato l'invito anche a Xyang e Bushan. E sono andato a comprare una torta perchè volevo lasciarli con un dolce ricordo di me!! Siamo andati con Xyang a comprare una torta da Marsh e me la sono fatta personalizzare con la P di purdue e le scritte Thank you e Ciao a testimoniare il mio ringraziamento per avermi ospitato in maniera così positiva e amichevole e Ciao perchè ormai il mio tempo qui a West Lafayette è quasi finito! L'appuntamento era alle 7.30 pm da Spurlock a Lafayette. E' stata una bellissima serata e oltre 20 persone sono venute a festeggiarmi! Shavonne e Lisa erano le intrattenitrici del gruppo e hanno piu' volte cercato di mettermi in imbarazzo raccontando storie divertenti dei miei primi giorni a Purdue..quando tutti si chiedevano chi fossi e da dove venissi..un fiorino!! Poi siamo passati a parlare delle tante cose fatta assieme: dall'HotPot super spicy cinese con Shaunak e Zhuo (il mercoledi' precedente), dalle risate e gli hamburger con Isaach e R.J., dalle serata con Bushan e tutti gli altri a seguire fino alla serata FAC sui pattini del giorno prima. Poi mi hanno fatto fare il discorso in piedi e lì mi sono un po' commosso a sentire che tutte quelle persone erano lì per me, perchè mi volevano bene o mi volevano testimoniare che avevo lasciato una qualche traccia nella loro vita a Purdue. Dopo la torta mi hanno dato un biglietto con tutte le loro firme e le dediche..potete immaginare che piacere mi abbia fatto e quanto sia prezioso per me..poi passato il momento emotional della serata, siamo andati tutti a ballare al Cactus, un locale composto da piano bar e area dance floor. La ciurma si era un po' ridotta ma eravamo comunque una decina...e via birra e rum and coke ai ritmi di Gaga, David Guetta e Black Eye Pies. Ci siamo divertiti un sacco come potete immaginare. Poi colazione da Triple XXX, a base di pancakes e french toast, accompagnati dagli ultimi pensieri della notte..pardon ormai della mattina..visto che erano quasi le 4!! Poi sono rientrato a casa con Xyang e lui mi ha detto che era stata la piu' bella serata da quando era arrivato a Purdue: solo per quella cosa mi sentivo felice...se poi ripensavo alla bella serata e al party dedicato a me, sprizzavo di gioia...come spesso si dice non tutti i mali (in questo caso la cancellazione dell'intervista) vengono per nuocere!! It's the fate baby!

Ci vorrebbe un amico



La mattina la sveglia è suonata alle 6..il mio volo per Indianapolis mi aspettava alle 9 in punto. Così, salutata Emily, io e Pippo siamo saliti in macchina destinazione LAX...ma prima di arrivare all'aeroporto ci siamo fermati a fare colazioni per la strada e fare le ultime du chiacchiere da buddies. Un salato, una pasta e un cappuccino mentre il sole cominciava a splendere proprio quando stavo per partire alla volta dell'Indiana..mannaggia! Mentre stavamo per finire l'ultimo sorso di caffè, alla radio nel bar hanno messo "Ci vorrebbe un amico" di Antonello Venditti..che dire.. ci siamo guardati come per dire...bada là che canzone hanno tirato fuori e che coincidenza...ancora. Ehh certo se avessi avuto un amico come Pippo a West Lafayette sarebbe stato più facile...ma penso che la stessa cosa valga un po' anche per lui..sta bene, è felice con Emily ma un po' gli manchiamo noi vecchi amici dell'Amiata e noi amici del road trip. Caro Antonello, quando scrivesti quella canzone, avevi proprio ragione!! Cosa sarebbe la nostra vita senza gli amici?

mercoledì 17 febbraio 2010

Lavatrici a Encinitas...



Sabato sveglia presto e partenza per Encinitas, dove i genitori di Emily hanno una casa in affitto per trascorrerci weekends e un po' di tempo in estate. A proposito di tempo, la pioggia sembrava scemare e ogni tanto si intravedeva qualche raggio di sole. Dopo una fantastica colazione da Huckberrie siamo partito con la Pipazzo mobile direzione San Diego. La scusa della gita era che i due sposini dovevano fare 7 lavatrici perche' la loro a Los Angeles è a gettone e i vicini non la usano benissimo: in realtà volevano farmi vedere un posto nuovo, praltro molto bello. Appena siamo arrivati pioveva per cui lasciata Emily a caricare i panni sporchi io e Pippo siamo andati a fare un giro in un mall lì vicino..poi è spuntato il sole e così via verso la spiaggia..lì dove impavidi i surfisti cercano l'onda e il momento giusto per cavalcare la wave fino a riva..non è così doctor brand? tu che ami tanto questo posto..Abbiamo preso un panino e via a fare due passi lungo il mare, stando attenti alle onde e ai gabbiani. Poi siamo tornati a casa dove ci aspettavno i genitori di Emily, Roberta e Bruce. Sono tipi molto simpatici ed è sempre piacevole parlare con loro: ci hanno portato a cena in un deli ebreo, dove mi sono fatto un sandwick con il pastrami e ho mangiato la matza ball in brodo. La stanchezza si faceva sentire e così, presi i panni puliti nella casa, siamo ripartiti alla volta di Los Angeles...ormai tra poche ore sarei ripartito per la fredda e nevosa Indiana.

lunedì 15 febbraio 2010

Kobe o non Kobe?

Mentre qui a West Lafayette ancora nevica da stamani mi viene in mente che devo raccontarvi quello che è successo il venerdì della mia trasferta in California. Ebbene le previsioni del tempo c'avevano preso eccome...pioveva già dalle 6 la mattina a dirotto. Così ci siamo alzati e Emily ci ha portato con la macchina al campus per non prendere la giubbata d'acqua aspettando l'autobus..ah non vi avevo detto che Pippo va a lavoro in Vespa ma io ho paura dei motocicli e poi con quel tempo non se ne parlava nemmeno. La mattina è passata uggiosa tra lo studio in biblioteca e la paura che Kobe Bryant non ce l'avrebbe fatta a giocare quella sera. Eh sì proprio così: Pippo aveva comprato i biglietti per la partita dei Lakers contro Denver. Carmelo contro Kobe..ma il vero rischio è che non avrebbe giocato nessuno dei due a causa di infortuni alle caviglie..per cui mi giravano come pochi, potete capire. Così dopo un breve caffè e due chiacchiere con ALberto Pepe, un dottorando di Manduira che avevo conosciuto a Urbino ad un convegno la scorsa estate e che studia a Ucla, sono andato con Pippo a fare due corse in palestra. Dopo la doccia siamo andati a pranzare e poi siamo andati a casa a prendere la macchina...destinazione Staple Center, la reggia dei campioni Nba in carica. Quando siamo arrivati diluviava da paura e così dal parcheggio all'entrata ci siamo mollati come pulcini. Il pregame prevedeva uno stop a ESPN Zone...sì come quello di New York a Times Square!! Chiaramente un bel piatto di cheese fries e una mega birra per riscaldarsi un po' visto che faceva freddo ed eravamo zuppi. L'attesa è stata dolce amara: Kobe sì, Carmelo no! Evvai almeno Kobe non me lo potevo perdere visto che giocava a casa sua. La partita è stata combattuta. Vi metto anche il video della presentazione della partita...così vi fate un'idea della official presentation
I primi due quarti Kobe è stato superiore, faceva canestro da tutte le parti, ma si vedeva che non era al meglio in termini di esplosività. Quando non c'era Kobe ci pensava Gasol a fare buchetta...ma dall'altra parte c'era un monumentale Billups..pensate 8 su 10 da tre...e poi Smith mammia mia nel quarto quarto ha detto ora faccio canestro anche io e così i Lakers hanno dovuto capitolare. Una partita perfetta di Denver, ma con Kobe al 100% non avrebbero mai vinto. Dopo la partita siamo subito andati a casa e di corsa a letto..la mattina dopo era in programma la gita ad Encinitas, patria dei serfisti a mezzora da San Diego..diluvio permettendo

venerdì 12 febbraio 2010

Benvenuti a UCLA



La mattina successiva (venerdì) è iniziata presto a casa Posta. Filippo era fuori per un impegno e io ed Emily ci siamo presi un caffè ed erano solo le 8 di mattina..altro che vacanza. A parte gli scherzi il piano prevedeva di aspettare il ritorno del bomber di Poggio alle Forche e andare a UCLA, University of California Los Angeles, il posto dove lui lavora come post doc. Così siamo andati al campus, grazie a Emily che ci ha guidato là, e ho cominciato la mia perlustrazione. Devo dire che il campus è molto bello, ma con uno stile molto diverso da Purdue..e quella mattina era anche molto vivo perchè c'erano molte associazioni che promuovevano servizi e le fraternities che cercavano nuovi adepti da astiare e introdurre nei crazy undergraduate party californiani. Con Pippo ci vedevamo a pranzo: allora ho sperimentato la skypecall con cicia con sullo sfondo del verde californiano invece che con la solita parete bianca di casa mia o del dipartimento...e se fosse stato fuori a West Lafayette sarebbe stato bianco lo stesso perchè perennemente coperto dalla neve. Mi ero portato tante cose da studiare e da scrivere così, dopo la pausa pranzo da Chipotte, sono andato in biblioteca a lavorare un pò sui miei progetti. Il tempo stava già peggiorando e si intuiva che il giorno dopo avrebbe diluviato dalle nuvole nere in lontananza..o forse tanto lo sapevo già perchè avevo visto le previsioni del tempo?! Il pomeriggio prevedeva un epilogo speciale: la partita di college basketball tra UCLA e Stanford, uno dei tanti derby della California. Ero molto felice di poter assistere alla partita e vedere il campo dove aveva esordito quel fenomeno di Karim Abdul Jabbar!! Quando siamo entrati nel palazzetto abbiamo avuto anche un'altra piacevole sorpresa...e non potevamo dire no! Le cheerleader ci hanno chiesto se volevamo fare una foto con loro...e vedete bene che ne valeva la pena, no? Che dite? Ahhhh!!! La partita non è stata un granchè dal punto di vista tecnico, se si esclude qualche numero di Field e una serie di canestri da 3 punti per Stanford...ma il match ha messo in luce la grinta e la voglia di vincere dei Bruins che grazie soprattutto a un roccioso Nelson sono riusciti a portare a casa un bella vittoria sul filo di lana. Il palazzetto ha così cominciato a festeggiare, ma non era come essere alla Mackey Arena a tifare per i Boilermakers!!! Sia per la mia partecipazione che per il calore dei tifosi..quelli del Paint sono più a bollore di quelli del Dem. Dopo la partita la pancia reclamava cibo e così siamo andati a farci una pizza da BJ, accompagnata da una selezione di 7 diverse birre, e poi un icecreamcookies da delirio. A fine serata eravamo anche un po' caldi ma tanto tornavamo a casa in autobus...ancora non pioveva ma sapevo che tra poche ore sarebbero scesi "cats and dogs", come dicono gli inglesi. Per cui mi sono messo a osservare il cielo e le stelle, ormai quasi coperti dalle nuvole...chi se ne frega!sono in California, let's take easy!!!

The end of the Mother Road



Eccoci qua e riprendiamo il discorso..ho messo in sottofondo i Black Eyed Peas e avrei tanto voglia di togliere le cuffie e far ballare tutta questa casa in decadenza..è venerdì sera ragazzi!!.c'mon!!!...va beh..dicevamo la California..che bello camminare su Santa Monica Boulevard con il sole e senza piumino, guanti e cappello. Facciamo una bella camminata tra le palme e il traffico del pomeriggio, ci fermiamo per un churros e poi via verso il mare e Santa Monica Pier (il pontile). A qualcuno di voi dirà poco ma per me, Pippo e Stefano rappresenta un mito e un obiettivo: è la fine della Route 66, la strada che portava verso West e verso il sogno americano. E' la fine dei 3.755 km (o 2.347 miglia se preferite) percorsi da Chicago, Illinois. Pippo mi aveva detto che c'era una novità: eh sì Stex sorry ma questa foto ti farà un pò soffrire..c'hanno messo il cartello e io e Pippo dedichiamo questa foto a te. Il pontile ospitava qualche indigeno e qualche turista: ci siamo affacciati al mare per vedere il tramonto e poi siamo rientrati verso casa. Io e Pippo siamo andati a cena con Josh, un ragazzo simpaticissimo che avevo conosciuto al matrimonio dei Posta a Scorgiano la scorsa estate. Quella sera tra mojito, cuba libre e vino di qualità ci siamo divertiti un sacco e mi ricordo ancora le nostre risate e le scimmie che ci facevano compagnia..Così siamo andati a cena assieme per mangiare un humburger in un posto molto carino, dove sei vuoi ti servono la carne non nel panino ma su un letto di lattuga. Una cosa nuova e pseudosalutare che ho provato volentieri. Poi dopo cena e dopo gli inevitabili flashback italiani e i riferimenti ai Boilermakers, Josh ci ha salutato e io e Pippo siamo andati a farci un gelato. Io e lui siamo pericolosi assieme quando si parla di cibo!! Certe strippate fenomenali!! Tappa da Cold Stones per la cooffee delight..era forse da tempi delle Hawaii che non riassaporavo questo gusto!! Abbiamo fatto due passi dentro a Border, una libreria lì vicina, e poi via a casa dove ci aspettava Emily che era ritornata da cena fuori con degli amici. Erano le 11 ma ero stanchissimo e così mi sono fiondato nel letto...ah non vi avevo detto che ci sono 3 ore di fuso indietro rispetto a West Lafayette, per cui era anche normale che fossi particolarmente lesso. Spengo la luce e penso che non sono a North Grand Street e che nessuno farà come Noah la doccia alle 2 e mezzo di notte o come Ed cucinerà e friggerà alle 3 di mattina..che bello!!Have a good night California.

giovedì 11 febbraio 2010

Surfing Usa...and California...



Eccoci qua!! Il tempo è tiranno, la palpebra è calante ma vi avevo promesso un post di aggiornamento e provero' a scriverlo a questa tarda ora della notte. Ma sarà breve ma poi mi rifarò nel weekend.
Era tanto che pensavo di farmi un piccolo viaggio durante questo mio soggiorno americano. Una delle mete che avevo scelto era Los Angeles, California...la terra dei Beach Boys, del surf, del cinema di Hollywood, di Pamela Anderson e del governatore Swazzenegher (o come cavolo si scrive). In più c'era un altro valido motivo: andare a trovare Filippo (o se preferite Pipazzo) e la sua deliziosa moglie Emily, due carissimi amici che vivono li. Questa coppia è in dolce attesa e quindi per Natale non sono venuti in Italia e per un po' avranno grosse difficoltà a viaggiare nello Stato degli scandali sessuali e dei trans. Per cui mi sembrava una bella cosa, dal lato umano, oltre che da quello del sightseeing, andare nella città degli angeli. Con Filippo poi c'e' una gran bella amicizia, scoppiata in maniera bizzara dopo il liceo, e cresciuta durante l'università grazie ai tanti interessi in comune e alla voglia di Coast to Coast e road trip across the USA. Con Pipazzo ne abbiamo combinate davvero di tutti i colori: dalla gita della maturità a Parigi con il Daviddi, la Toni e Ferlaino (ancora i ravanelli gridano vendetta), alle mitiche zingarate per gli europei in Olanda (con Testagnuda, i rolling papers e Marchino e le riprese del Tg5), in Portogallo (con il portopop di Blase e il vino verde)..per poi passare ai fantastici viaggi con Stex dal lancio selvaggio dei beads nella Big Easy, al roadtrip a Corbin per mangiare il primo pollo fritto da KFC negli States, ai MahiTahi e alle torte alla Macadamia Nuts con il Maestro alle Hawaii..fino alle mille chiacchierate nel divano di Union Square sulla nostra vita e i nostri destini..così simili, così diversi, così sempre speciali anche nelle cose ordinarie.
Per cui alla fine ho comprato il biglietto e mercoledi' scorso sono partito per L.A.. Ho preso la navetta alla PMU e sono arrivato a Indianapolis...da lì mi sono imbarcato per Chicago, dove avevo il volo di coincidenza per Los Angeles.
Il viaggio devo dire è stato davvero lungo. Oltre 5 ore nei sedili della SouthWest, sgranocchiando noccioline al miele, ritz ripieni al formaggio e caffè aromatizzato alla nocciola. Alle 3.30 pm finalmente il volo atterra sulla pista e fuori il sole brilla e risplende...penso subito alle canzoni dei Beach Boys e mi viene voglia di mettermi il costume e le espadrillas. La temperature è 56 gradi, ben diversa dai 25 di Indianapolis!!!Ma so già che il bel tempo sarà per poco perchè le previsioni del tempo hanno messo tanta pioggia (che sfiga!!)...scappare dalla neve per la pioggia, è comunque un risultato..e mi voglio godere questa splendida giornata, come direbbe Jovanotti.
Pipazzo mi passa a prendere con la sua macchina "color Lazio", come la chiama lui...è la stessa della gita da Seattle a New York (quella delle foto di Twin Picks) ma Stex c'e' la targa questa volta: e sul plate c'e' scritto Pipazzo. Sono strafelici di rivederlo e caricata la mia valigetta ce ne scappiamo a Santa Monica. I due "postini" abitano lì, sulla decima strada: se volete mandargli una cartolina chiedete a Pippo l'indirizzo visto che non lo ha ancora mandato a nessuno!! L'appartamento è davvero carino e pieno di quadri e oggetti che richiamano i nostri viaggi e il Bel Paese. Emily sta benone, la pancia si vede molto bene, ma la ragazza si tiene in forma! E per continuare il workout decidiamo di andare a fare due passi verso Santa Monica Boulevard. Il sole sta calando e voglio fare qualche foto, quelle che vedete in questo post.....adesso godetevi questi panorami...il seguito del racconto ve lo lascio a domani..Morfeo mi chiama!!

mercoledì 10 febbraio 2010

Da domani riprende la redazione..are you ready??



Dopo un meritato riposo dalla tastiera del mio Vaio e uno sciopero generale deciso e messo in atto da me contro tutta questa neve e mal tempo che mi hanno rovinato molti dei piani che avevo per queste ultime due settimane negli States, ho deciso che riprendero' a scrivere il blog. Il tutto avverrà da domani con i racconti della California, featuring Emily e Pipazzo, la crazy night con Xyan a Indy per il Super Bowl, il rientro a Purdue, le avventure di casa Bowden e la grande furiosa nevicata che si è abbattuta qui in Indiana e nella East Coast. Queste sono le intenzioni poi vedremo quanto troverà spazio sulle schermate dei vostri computer e quanto vi sarà raccontato al mio rientro in Italia...ormai molto vicino!!
Per cui tranquilli non vi abbandono, anche se ho raggiunto i tre mesi di posting, e da domani tutti di nuovo in carreggiata..per terminare questo diario e questa splendida, seppure con le sue spigolosità, avventura.
Take care!!! Stay tuned!!!

martedì 2 febbraio 2010

Comunicazione di Servizio


Vorrei riuscire a scrivere il mio solito post ma sono davvero molto stanco e ho bisogno di andare a dormire..o almeno provare a riuscirci...guardate come sono ridotto sembro il fratello di Lady Gaga!!
Come avrete notato questo blog in queste settimane sconta un ritardo di un giorno..per cui tra poche ore partiro' per un breve viaggio verso West..e devo ancora fare la valigia e lavorare un po' con il fuso italiano per le questioni di lavoro. E non vi inganni l'orario del post, è molto tardi. Non vi dico o anticipo niente altro per non levarvi la sorpresa di leggere già domani sera i nuovi post...infatti il pulman e l'aereo mi serviranno per riprendere il filo del mio diario e spero anche le energie ormai agli sgoccioli. Ma Lova è testardo, non vi preoccupate!!! Tengo duro!!! Ormai manca davvero poco al mio rientro...e ci tengo a dirvi che non vedo l'ora di rivedervi tutti dal vivo.
A presto per gli aggiornamenti.
Ale