giovedì 31 dicembre 2009

Tra pensieri e immagini



Non potevo esimermi da prendermi poche righe per pensare e per riflettere su questa notte e su quello che ci aspetta in questo anno.
Partiamo da una osservazione. L'enorme e meticolosa macchina della sicurezza di NY per proteggere i cittadini e i turisti da possibili attentati la notte del New Year's Eve. Sui giornali e suoi siti Internet era riportata tutta la dotazione dei poliziotti: dalle classiche pistole di precisione ad apparecchi per intercettare le bombe sporche e sostanze per pulire l'aria da bombe chimiche. Telecamere ovunque e elicotteri a pattugliare il cielo. Insomma un dispiegamento eccezionale per una serata che doveva andare bene, visto l'episodio del volo Delta e del furgoncino sopsetto del giorno prima. Pensiamo a tutti quelli che hanno lavorato per la sicurezza di questa notte, (non solo qui a NY) per permetterci di divertirci in spensieratezza..troppo spesso ci dimentichiamo o diamo per scontato tutto questo.
Allora mi piace augurarvi un buon anno con due foto. La prima è la sintesi di cosa era New York quella sera..una, delle centinaia delle macchine della polizia in primo piano sullo sfondo della lucente Times Square.
La seconda è la scritta che campeggiava in una facciata di Macy's: Believe! La speranza è quella di avere tutti qualcosa in cui credere, qualcosa in cui "Believe"!! Che sia una fede, un amore, un libro da scrivere, un lavoro, un obiettivo da raggiungere, un mondo più equo e più sicuro...occorre che tutti noi abbiamo qualcosa in cui credere per poter dare un senso alla nostra vita e a questo anno nuovo!! Auguri!!!

Happy New Year!!!!

L'ultimo dell'anno perfetto non poteva che cominciare con una bella nevicata..eh sì fa fuori la finestra i tetti e le strade imbiancate di Brooklyn avevano un fascino particolare..quel fascino che avevao sperimentato anche con i miei il 22 dicembre e a marzo con Pietro di ritorno dalla nostra avventura a Boston. NY con la neve sotto Natale è ancora più bella e fascinosa...anche se la pacariglia che si attacca ai piedi e i fiocchi che scendono creano problemi di equilibrio e di tenuta stagna dei vestiti. Così abbiamo fatto colazione a casa, ci siamo vestiti a dovere e siamo andati a fare un giro a Downtown Manhattan, con tanto di foto a Brookling Bridge e City Hall Park. Poi la mattina di shopping selvaggio alla ricerca delle mutande rosse per la sera. Le mie è stato facile trovarle ma quelle di Laura è stato davvero un problema. Volevo regalargliele un paio di Victoria Secret e così siamo andati ad Herald Square e Manhattan Mall..ma niente da fare di rosse, solo mutande della nonna, oppure large o extra large che entrano nei sederi pachidermici di qualche americana un po' sovrappeso..Allora ci siamo diretti a Soho dove avevamo visto che c'era un negozio di Victoria..niente pure lì! I negozi sono stati saccheggiati dalle centinaia di italiani in vacanza nella grande mela..così tanti che a volte mi veniva da parlare in inglese per non farmi riconoscere...e poi tutti a comprare le stesse cose, manco si fosse per Via Banchi di Sotto o in Via Condotti a Roma!! In compenso c'era sempre la fila (con pochi italiani) per entrare da Hollister, il nuovo brand fashion che sostituirà (e arricchhierà) Abercrombie nei prossimi mesi. Ci potete contare! Parola di Fashion Lova! Insomma niente mutande rosse? No andiamo da Bloomingdale e lì Laura ne trova un paio carino. Vado a pagare e la tipa mi dice come mai le ho prese rosse..in Usa si mettono gialle perchè portano soldi!! Mi verrebbe da dirle che le mutande gialle mi fanno schifo e se una mi dice che ha le mutande gialle mi viene subito da pensare male..io le dico che da noi è rosso..perchè è amore, sentimento, passione e non solo soldi e business..Questione di culture diverse...anche nelle mutande. In compenso c'e' chi ci si mette l'esplosivo, ma speriamo che per stasera rimangano nel cassetto a casa. Poi tutti a Lafayette a cucinare e vestirci con i gadget comprati per strada...bombette, confetti, occhiali, trombette, cerchietti etc. Il menù è ricchissimo. Antipasti: crostini mascarpone e noci, mascarpone e churrizo caldi in forno, pezzi di cheddar cheese con sedano, tostitos con salsa messicana e pretzel. Da bere spumantino alla mela corretto con il rum. Poi di primo mac & cheese modificati con churrizo e passati in forno per renderli croccanti. Di secondo spezzatino al battuto di carote e sedano con insalata mista e patate costto al forno con formaggio e l'ultimo churrizo rimasto, con accompagnamento di vino rosso della California...di dolce cupcake al colore blu puffo e tortina alle fragole con cuba libre (qui si chiama Rum and Coke) e altre bevande a scelta. La tavola imbandita è arricchita da piatti argentati, tovagliolini augurali e calici di plastica. Uno spettacolo..e come tutti gli spettacoli c'e' stato anche il colpo di scena..quando alla caduta di un crostino in forno, si è acceso l'allarme anti-incendio cominciando a gridare ad altra voce "Fire!Fire!Fire!"..allora c'e' preso il panico che fosse collegato ai pompieri cosi' ho dovuto chiamare subito Alia e chiederle come fare...meno male non era collegato ma abbiamo dovuto aprire tutto e solo al quinto mio bercio "Shut Up", ha smesso di funzionare!! Se ci ripenso mi viene ancora da ridere alla scena..che si è ripetuta quando sono state sfornate le patate..e via a ri- Fire, Fire, Fire!!! e su a aprire finestre e dirgli di sta zitto!!! Dopo cena ci siamo vestiti comodi e con i nostri occhiali e armamentari vari siamo andati a Times Square, dove si era appena esibita JLo in una tutina da gatta niente male!! Arrivati alla 34esima siamo risaliti a piedi fino alle transenne da cui abbiamo aspettato il countdown del dropping della ball e brindato al nuovo anno. Happy New Year!! Auguri!!Il 2009 finisce qui...comincia il 2010 a suon di trombette e fuochi di artificio, con baci e abbracci e niente alcol..visto che negli USA non si puo' bere per strada. Guardiamo in lontananza i fireworks di Central Park e poi facciamo un giro per Bryant Park, visto che ha quasi smesso di piovere...la pioggia ha lavato via tutta la neve, ma non la nostra voglia di festeggiare e celebrare l'anno nuovo nella Grande Mela.

mercoledì 30 dicembre 2009

Razzi o Rockettes?!

Il vento fischiava ancora più forte stamani con punte di 40 miglia orarie e così l'idea è stata quella di fare un pò di giri per Brooklyn la mattina per poi dedicarsi a Central Park e altre zone di Manhattan nel pomeriggio. Dopo una bella colazione avevamo una missione: quella di riuscire a prendere i biglietti per uno show per la sera stessa. Così siamo andati da TKTS un'associazione no profit legata ai teatri di Broadway che vende i biglietti degli spettacoli della sera stessa ad un prezzo ridotto dal 30 al 50%. Il giorno prima eravamo andati allo sportello di Times Square ma la fila era gigante..per cui seguendo le indicazioni di Alia abbiamo optato per lo sportello di Brooklyn. Faceva freddo e così con un caffè tra le mani ci siamo fatti quasi un'ora e venti di fila..mentre ero in fila e parlavo con un chirurgo americano che mi raccontava dei suoi convegni tra Verona e Venezia, mi squilla il cellulare. Era Frank che mi dice che ha sentito alla televisione che c'e' un furgoncino sospetto a Trafalgar Square e che hanno fatto evacuare tutta la piazza..io gli dico, va bene ma perche' mi hai chiamato? non sono mica a Londra...e lui mi dice che no è in quella piazza a NY piena di luci dove siamo stati con mamma a fare le foto..capisco che parla di Times Square..la cosa si fa seria! Dopo le mutande scoppiettanti di Natale, qualcuno vuol far saltare in aria Times Square, dove tra un giorno si celebrerà la festa della Grande Mela. Non ci posso credere...e noi vogliamo andare proprio lì domani...va beh, faccio la fila..pensando che meno male non eravamo andati lì stamani a prendere i biglietti .. e poi vedremo cosa dicono alla televisione quando rientriamo a casa. Prendiamo i biglietti per lo show di Natale delle Rockettes..quaranta ballerine tutte sciancate che promettono di farci divertire nello show natalizio per eccellenza di NY. Prendiamo la metro e andiamo a fare la spesa in Atlantic Street per il cenone dell'ultimo dell'anno..abbiamo infatti deciso che ci diletteremo a cucinare un mix italiano-americano e poi usciremo nella grande mela a festeggiare..sperando di non prendere addosso qualche razzo di qualche terrorista impazzito. Posiamo le borse con il cibo a casa e vediamo le News per capire cosa è veramente successo...stanno riaprendo la piazza ma la situazione non lascia comunque molto tranquilli..le inefficienze della polizia americana sembrano accumularsi una dopo l'altra in questi giorni...o forse noi le sappiamo solo in questi giorni..ma poco cambia. Usciamo e andiamo subito a Central Park per far vedere a Laura il polmone verde di NY al tramonto..in realtà facciamo solo un piccolo giro perchè comincia a far buio, ma ce la facciamo ad osservare centinaia di persone correre e cadere sui pattini nella splendida pista di ghiaccio con sullo sfondo lo skyline di Mahnattan. Che spettacolo! Guardare la foto per credere... A proposito di spettacolo manca poco per quello delle Rockettes..e così scappiamo verso Radio City Music Hall. Facciamo la fila, disciplinata, non come in Italia, ed entriamo in questo maestoso taetro, pieno di luci e lampadari rococo'! Poi l'ìngresso in sala e i nostri posti sono davvero spettacolari..siamo in quinta fila accanto all'orchestra che ogni tanto sale dal caveau per suonare qualche pezzo. Lo spettacolo è molto bello: protagonista Babbo Natale e le sue storie con pupazzi, nani e bambini e soprattutto le splendide Rockettes (di cui vi metto una foto e un video) che si alternano in balletti tipo tip tap con vestiti luccicanti che fanno risaltare le scosciate e i continui can can delle ragazze. Dopo un'ora e mezzo ci spelliamo le mani dagli applausi: valeva davvero la pena fare la fila nel freddo la mattina per vedere lo show. Il teatro è tutto pieno! Che bello davvero!!! Andiamo a letto felici (senza pensare al camioncino) e domani sarà un altro giorno..l'ultimo del 2009...che la festa abbia inizio!!

martedì 29 dicembre 2009

Brrrr!! Scaldiamoci con un Mac&Cheese



Martedì assolato ma gelido questa mattina a Brooklyn..le previsioni avevano indicato una giornata di luce fantastica per foto e scorci della grande mela ma con la prova da superare del freddo polare...un vento di oltre 25/30 miglia orarie fischiava infatti fin dalle prime ore del mattino. Per cui ci siamo attrezzati stile West Lafayette con calzinotti da sci, calze maglie, sciarpe, guanti..mancava solo un bombardino..che in questo momento sicuramente Albe, Massi e il Filo si stanno gustando in quel del Trentino, meta dei miei due precedenti ultimi dell'anno. La mattina la passiamo a Union Square, a fare colazione con lo sguardo oltre la vetrata di WholeFood..in realtà facciamo pranzo vista l'ora tarda..eravamo stanchi dal viaggio e le due donzelle ancora sotto effetto jetlag. Il mercatino natalizio era già chiuso e così la grande piazza era vuota nella sua bellezza e semplicità..mi auguravo di trovare qualche venditore di tele e disegni di NY ma il troppo freddo aveva impedito l'uscita degli artisti. Dopo pranzo ci siamo diretti verso Rockfeller Center per vedere l'albero di Natale, la pista di pattinaggio sul ghiacchio e poi risalire la Fifth Avenue attraverso i flagship stores delle principali marche mondiali. Fatto un giro attorno al bellissimo Xmas tree ci siamo diretti davanti a Radio City Music Hall, uno degli edifici off broadway più famosi a NY (e non solo) per gli spettacoli teatrali, gli show natalizi e i concerti...pensate un po'!! si anche lady Gaga sarà lì a gennaio..4 concerti..tutti sold out!!!Ga-aga ullaallallaaaaa!!!Rarrara-Roma rahha!!
Davanti al RCMH c'erano le mega palle di Natale che vedete nelle foto. Stranissime ma suggestive con l'acqua che ci passava sotto e accanto. La temperatura stava abbassando tantissimo per cui ci siamo per forza dovuti fermare a prendere qualcosa di caldo..e perchè no!? Magnolia Bakery..un posto da urlo per le torte e le mitiche cupcakes..con tanto di fila fuori per entrare a gustare quelle prelibatezze..grazie Pippo ancora per tutte le dritte sulla grande mela..come farei senza il mio GOM..cioè il genio dell'orientamento manhattiano (in questo caso)?! Poi di corsa sulla quinta strada tra Armani Exchange e H&M e tanti altri negozi..Ale e Laura compravano, io osservavo...mi sa che risparmiero' le energie (e i soldi) per gli ultimi giorni...poi da Apple Store e di corsa in metro...il vento era tremendo per il freddo che portava e dopo tutte quelle ore fuori serviva qualcosa di caldo..e cosa meglio di S'mac, un piccolo ristorantino nel Village dove fanno dei maccheroni e formaggio buonissimi...e caldissimi...tanto che te li portano con un guantone di ferro e ti mettono la padella (mitica!!) in un vassoio di legno..non prima di averti detto di stare attento che è HOT!! Il locale era strapieno per cui abbiamo dovuto puntare due cinesi (eh si mi seguono anche qui) per avere due sgabelli alla vetrina, visto che il terzo era già stato sequestrato da Cicia..poi l'ordine e la mega abbuffata di mac&cheese..belli roviti (come si dice a' Rezzo)..la foto ricordo sulla porta era il minimo per ricordare la cena gustosa...e calda per affrontare di sprint la fredda notte newyorkese.

lunedì 28 dicembre 2009

I primi morsi della grande mela



Sveglia presto stamani a Brooklyn (grazie Pippo per le tue precisazioni linguistiche), pronti per questa intensa settimana new yorkese di fine anno. La prima colazione l’abbiamo fatta vicino casa a Bagel Delight, un posto rankato da Zagat dove fanno i bagel fatti a mano, la fine del mondo…ma anche i muffin e i brownies sono da urlo! Come da urlo è stato quando per la foga di mangiare il bagel bollente con egg, cheese e ham mi sono ustionato il palato..figuriamoci poi quando ci bevevo il caffè bollente sopra!! Dopo essersi rifocillati abbiamo preso la metro e cominciato il giro verso Manhattan. Per Cicia era la prima volta, Ale invece c’era già stata oltre dieci anni quando era volata negli States per fare la ragazza alla pari in un paesino vicino Boston.
In realtà la prima tappa è stata la zona di Dumbo e quella direttamente di fronte al Brooklyn Bridge. Siamo passati davanti a Grimaldi e al River Side Cafè (uno dei posti più in e romantici di NY) e da lì siamo arrivati alla piattaforma da dove abbiamo fatto le prime foto..accanto a noi tre c’era una coppia di sposini cinesi direi quantomeno bizzarri e variopinti, con tanto di damigella senza calze e vi assicuro che tirava un vento da paura. Poi abbiamo fatto due passi e molte foto nel piccolo splendido parco verso il Manhattan Bridge e il Dumbo Cultural Center e poi via a downtown NY con il classico giro “Lovari Tour”. Seaport e Pier 17 per le foto più “scenic” del ponte delle gomme da masticare e una passeggiata su Fulton Street fino ad arrivare a Ground Zero per vedere la ricostruzione della zona post 11 settembre e per immergersi nella shopping experience di Century 21. E di shopping ne sentirete e leggerete parecchio in queste pagine ne sono sicuro perché già oggi era tutto un parlare di Abercrombie, Uggs (stivali pelosi australiani, scusate la mia ignoranza) e Timberland..insomma si prevedono delle belle strisciate di carta anche qui! Poi nel tardo pomeriggio, dopo i primi acquisti, siamo andati a Times Square per immergerci nei milioni di watt e lampadine della piazza più famosa di NY, quella che tra qualche giorno ospiterà il dropping della palla piena di quelli che qui chiamano “confetti” e che non sono quelli con la mandorla dentro, ma i nostri coriandoli e stelle filanti..per cui se vi dovete sposare con un’americana state attenti di non chiedere o mettere nelle bomboniere la carta tritata invece che dolcetti ovali! L’esperienza di Times Square di notte è sempre breathtaking e Laura non faceva altro che dire che non si immaginava una cosa così. Le luci sfavillavano ovunque e i neon luminosi non stemperavano il freddo vento che impazzava nei blocchi nei quali si dipana questa piazza. Finito il giro siamo andati a ESPN Zone. Dopo Alba e Franco non potevo non portare anche loro in questo posto famoso per lo sport. Così dopo aver aspettato venti minuti per sedersi al bar (il ristorante era tutto sold out), siamo stati fortunati che ci è toccato un tavolino davanti allo schermo gigante, accanto alle poltrone nere in pelle per cui l’esperienza immersiva dello sport americano è stata ancora più cool..come cool sono i bagni caratterizzati da tv di fronte agli orinatoi e ai water…così non si perde mai un colpo..both sides!! Dopo la cena (peccato senza dolce) siamo rientrati in metro a Brooklyn ed è stato very nice trovare la casa bella calda e un letto comodo dove riposarci un po’ dopo i primi giri nella grande mela..domani ci aspetta un’altra giornata up and down e anche un bel po’ di freddo…si prevede sole ma venti artici secondo Weather Channel...vedremo…la calza maglia è già pronta sulla sedia!! Intanto è bello vedere Brooklyn al caldo dalla finestra di Lafayette Street.

domenica 27 dicembre 2009

Philly, crossroad di partenze e ripartenze



Mi fa un po’ di effetto pensare che tra poche ore i miei partiranno per tornare il Italia. Sono già passati dieci giorni da quando sono arrivati a Chicago, in quel freddo pomeriggio della windy city. Mi sembra ieri e invece il tempo vola, soprattutto quando stai con le persone a cui vuoi bene..e a loro gliene voglio un sacco. Facciamo colazione con tanto di bagels, creme chease e biscotti al burro e poi passa Francesco a prenderci. Non abbiamo più parole per ringraziare lui e tutta la famiglia per la disponibilità, la cortesia e l’estrema generosità con la quale ci hanno accolto a Baltimore in questi giorni. Sono davvero persone speciali!
Partiamo per Philly il viaggio non sarebbe lungo ma spesso la 95 si congestiona per il traffico pazzesco verso il New Jersey e New York. Vogliamo arrivare presto all’aeroporto così i miei possono fare con calma tutte le procedure di imbarco e i controlli che da quel giorno sono stati serrati per l’allarme terrorismo..anche il giorno prima un altro volo Delta era stato disturbato da un nigeriano chiusosi in bagno per oltre un’ora,proprio come aveva fatto il suo connazionale il giorno prima. Fuori c’e’ il sole e l’orario è puntuale almeno sul monitor. Scendiamo dal parcheggio sopraelevato e France li accompagna a fare il check in..le valigie sono sopra al limite ma la tipa chiude un occhio..forse sa che dentro ci sono tanti regali per chi li aspetta in Italia. E’ il tempo dei saluti e degli arrivederci! Mi commuovo un po’ e non potrei fare altrimenti..sono stato bene e mi mancheranno..e poi mamma è così agitata del viaggio che mi ha messo agitazione anche a me…aspetto che passino il metal detector per un ciao da lontano con la mano e poi mi ridirigo verso gli altri. Da quel momento comincia la fase due della vacanza a Est, quella con Laura e Ale a New York. Francesco ci accompagna a fare un giro a downtown Philly e ci fermiamo a mangiare un philly cheese steak in un barretto vicino alla Liberty Bell. Quelli di Geno e Patt sono meglio ma la fame ci fa divorare anche queste imitazioni per turisti!! Poi via verso la stazione a prendere il Megabus che ci porterà nella Big Apple. Il viaggio diventa un’odissea per le code bestiali che si sono formate per il rientro a lavoro dopo il break di Natale. Ci mettiamo un’ora e mezzo dal casello ad entrare nella City…e peggio di noi va a Francesco che ci impiega quasi 4 ore a rientrare a Baltimore…mi dispiace un sacco France, ti abbiamo fatto buttare tutta la giornata! Usciti dal bus a Penn Station prendiamo subito la metro direzione Brooklin..la linea blu “A” ci porta alla fermata Lafayette! Arriviamo a casa di Alia…l’appartamento è davvero carino…siamo nella città che non dorme mai…New York, I am back again!!

sabato 26 dicembre 2009

Un Natalino a tutto ritmo



La giornata di Santo Stefano diventa per noi un vero e proprio shopping day, alla ricerca degli ultimi regali per Alba e Frank da riportare a casa a familiari e amici. Sveglia presto, doccia e via verso il Mall di Towson per una mattina densa di toccate e fuga (con o senza sacchetti) nei circa 50 negozi tra cui A&F, Gap, Macy’s, Aeropostale e …anche un parrucchiere..eh sì con dispiacere per la crescente folta chioma (ma che dico?!) e l’urgente bisogno di domare le basette impazzite, e con il rischio di trovare solo parrucchieri cinesi a Purdue, avevo deciso di prendere un appuntamento con lo stesso parrucchiere di Alba e Francesca. Invece della rossa e del gay pelato mi capita Nicole, nata e cresciuta a Balto, che mi incomincia a tagliare i pochi peli rimasti nella cabeza! Gli altri tre shoppano mentre parliamo di cosa faremo per l’ultimo dell’anno…e mi viene in mente quando ne parlavamo da Massi o al muretto con gli amici dell’Amiata..aspettando se il Daviddi e Pipazzo sarebbero venuti a C.Piano. In mezzora sono a nuovo e così mi aggrego alla truppa per le spese. Tra Rachele e Niccolo’, Luca e Paolo è un tutto provare e scegliere, con Laura da consulente per le taglie e le selezioni femminili. E Frank? Lui striscia la carta di credito…e “io pago!”, dice un famoso comico italiano. Fino a che la carta non ne può più di funzionare..ma devo dire tutto comprato a buon prezzo! Infatti dal 26 qui negli States ci sono già i mega saldi e spesso si trova anche il 70%. A pranzo siamo esausti e andiamo da Thanks God is Fryday per le ultime schifezze americane dei parents. Il conto sta a me questa volta, un piccolo pensiero per il grande regalo di essere venuti negli States a trovarmi per le vacanze. Dopo il “light lunch” andiamo da TJmax e Wallmart per gli ultimi acquisti e per comprare il necessario e il superfluo per la colazione del giorno dopo. Tra poche ore arriva anche Alessandra, la tennista del vino, direttamente da Amsterdam, città dove il giorno prima un nigeriano, affiliato ad Al Queida, si era imbarcato per farsi saltare le mutande, e tutto il volo Delta (quello dei miei di domani) a Detroit. Non ci sono parole per commentare! Si prevedono ritardi e poi la Ale deve venire da Dulles con i mezzi pubblici..poi andremo io e Laura a prenderla alla stazione dei treni di Baltimore. A Wallmart ci raggiunge Alia, la mia amica scrittrice che vive a Brooklin, e che ci ha dato la sua casa per passare l’ultimo dell’anno. Mi fa molto piacere ricontrare Alia dall’ultima volta con Pietro a Union Square per un caffè veloce…e come nostra abitudine, ci riprendiamo un caffè a Epsom, mentre babbo e mamma cercano di stipare nelle valigie tutti gli acquisti e i regali ricevuti. Alia ci dà le chiavi e ci spiega come arrivare nel suo appartamento..indovinate un po’? situato in via Lafayette, tanto per le coincidenze..Poi lei scappa per il cinema e noi usciamo per andare da Francesco e Katia che ci aspettano a Joppa per l’ultima cena tutti assieme. Io e Cicia andiamo a prendere la Ale alla stazione. Ce l’ha fatta anche lei, anche se è un po’ lessa dal lungo viaggio e dai mille controlli. Rimontiamo in macchina e guido la Sonata verso il ristorante dove ci aspettano i miei, la famiglia Legaluppi e due sposini novelli di Capalbio, in gita da queste parti. Il posto è rinomato per il crab cake ma io vado di filetto…naturalmente. Finita la cena, un salto a Joppa per un caffè italiano e per fare il boarding pass per Alba e Frank e poi di corsa a casa per fare il divano letto a Ale e chiudere tutti le valigie..Philly domani ci aspetta!

venerdì 25 dicembre 2009

Natale a casa Legaluppi



Buon Natale a tutti!! Merry Xmas!!! Svegliarsi la mattina di Natale in Baltimore è una sensazione strana, svegliarsi con cicia e i miei nell'appartamento di Empson Road è ancora più speciale. Colazione assieme, scambio di auguri e di regali...con babbo e mamma che non si aspettavano di trovare due regali sorpresa anche per loro..dopo l'albergo di NY e la partita dei Chicago Bulls. Invece Santa Claus è arrivato anche per loro oltre che per me e Laura. Con belle soprese!!
Poi ci siamo vestiti e siamo andati a messa all'Immacolata Concezione, una bella chiesa a Towson. La messa era molto partecipata e accompagnata da una orchestra con tanto di trombe, organo e splendide voci del coro...molto emozionante, anche perchè il capo-coro diceva il numero della canzone nel libro della messa e tutti cantavano. Dopo la messa, ci siamo diretti a casa Legaluppi dove era previsto il mega pranzo di Natale. Ai fornelli Katia e Francesco per un pranzo gigantic e davvero eccezionle. Gli antipasti davano subito l'idea di quello che ci aspettava: breie alle mandorle, dippino di carciofi, crostini mascarpone e salsiccia e ottimo rosè! Tavole perfette e quasi trenta persone a condividere il pranzo di casa Legaluppi. Come primi piatti una vellutata zuppa di zucca e poi un risotto al vino morellino di scansano con mele, servito su foglie di radicchio rosso...devo dire che mi sono dato da fare anche io a suggerire soluzioni creative, ad impiattare e a lavare i piatti per metterli nella lavapiatti. Anche Alba e Laura si sono armeggiate nell'isola in cucina, mentre Frank passeggiava tra le stanze in attesa del secondo...maiale arrosto, verdure al forno, prosciutto arrosto e sformati...insomma un pranzo pantagruelico innaffiato da vino italiano, doc e riserva!! Poi i dolci italiani classici (panettone del Corsini, torrone, ricciarelli e panforte di Bini di Siena) e porcate americane come le mele allo zucchero e caramello, e un mascarpone alle fragole...poi una decina di caffè e si erano già fatte le cinque. Chiacchiere tra amici, un bacio e una carezza, e alle otto lo scambio dei ragali posizionati dalla mattina sotto albero in salotto a West Joppa Road…intanto era ritornato anche Marco con Crystal e la prole e così dopo una emozionante partita a Twilight e una surfata sul web (non lo avevo in appartamento per questo tutti questi ritardi nel blog!) è ricominciata la cena…un Natale davvero Italian Style quello a casa Legaluppi! Buon Natale ancora a tutti!! Merry Xmas! Feliz Navidad!

giovedì 24 dicembre 2009

Una vigilia multietnica



Il 24 si sa è il giorno della vigilia di Natale. Noi l'abbiamo passata in un modo sicuramente diverso rispetto agli anni passati. Sveglia presto e con tutta la banda siamo andati a Downtown Baltimore per fare un giro al porto. Il porto è famoso per ospitare uno dei piu' grandi acquari del mondo e per la bellezza delle strutture e dei piccoli centri commerciali che si affacciano sull'acqua della baia di Baltimore.
Il tempo era bellissimo e il sole dava all'Inner Harbor una luce particolare. Dopo un giro al porto, ci siamo diretti verso lo stadio del Baseball degli Orioles: il field era completamente coperto di neve e sono sicuro che gli orioles, gli uccellini che danno il nome a questa squadra della Major League, si divertivano da pazzi su quel manto. A pranzo abbiamo fatto mangiare alle donne i famossimi crab cake, le polpette di granchio, specialità della cucina locale. Noi il solito pollo e hamburger..ma poi ci siamo rifatti con una mega fetta di cheesecake alla solita Factory, casualmente presente al porto. Dopo pranzo siamo tornati a casa seguendo le indicazioni del navigatore...e non ci crederete ma il mio senso dell'orientamento funziona meglio delle indicazioni della voce della signorina polacca robottizzata: infatti, questo l'ho scoperto dopo, era inserito il comando di evitare il traffico per cui lei mi mandava in tutte le stradine di campagna che mi portavano tutte le volte a triplicare il tempo di percorrenza...il giorno prima poi con il traffico per tornare dal Dulles airporto (3 ore!!) stavo uscendo pazzo!! Arrivati a casa siamo andati a fare un giro al Mall: mammma si è fatta finalmente i capelli e con Frank, Laura e Chiara siamo andati in giro per i tre piani di questo grande centro commerciale. Poi di corsa a casa a cambiarsi e via alla cena della vigilia a casa della mamma di France. Un'atmosfera multietnica ci aspettava a Towsono: eravamo 22 persone di diverse nazionalità: italiani, americani, tedeschi, messicani, guatemalensi, più tutti i meticci di turno...anche la cucina risentiva delle influenze delle diverse culture culinarie. Era infatti una cena dove ognuno portava qualcosa e tutto veniva poi sapientemente portato in tavola da Francesco (con tanto di slendido grembiule bianco)e da Maria Rosa. Una bellissima atmosfera: tutti assieme attorno a una tavola addobbata con piccoli babbo natalini e fiori. C'era Luciana, con Sara e Jose Antonio, poi Marco, il fratello di France con tutta la familia, John, Jay con la nuova compagnia e tanta altra gente.
Per il cibo? Chiaremente il pesce lo faceva da padrone: cozze, gamberetti al guazzetto, spaghetti alle acciughe, baccalà...per la mia contentezza e delle mie narici. Ma poi formaggi, spaghetti matriciana, maiale alla guatemala e per finire...un panettone ricoperto da una crema di zabaione, arricchita con panna montata! Una delizia..ne ho mangiate quasi 3 fette, con Cicia che mi guradava malissimo...in compenso Frank ha anche crretto il caffè con la crea...che goduria! France vogliamo la ricetta!! A mezzanotte, baci e auguri in italiano, tedesco, americano e spagolo...

mercoledì 23 dicembre 2009

A tour in DC e...Cicia negli States



Dopo una bella dormita e un'ottima colazione con caffè italiano siamo andati con Francesco a prendere la macchina. Un nome un programma: Sonata! E qui vi lascio a voi fare le battute. Poi, presa familiarità con il cambio automatico e le strade americane, ci siamo diretti verso downtown Washngton per fare vedere a mamma la città dove Obama e la poliica americana cercano di far risollevare gli states dalla crisi economica. Una corsa contro il tempo quella per riuscire ad arrivare in tempo per il tour della città che avevamo prenotato la sera prima con france. Ma alla fine ce la facciamo, con una "botta di culo" per il parcheggio...e via sul trolley rosso. Un pulman solo per noi guidato dalla mitica autista di colore che vedete nella foto. Il tour è molto bello: ci fa vedere tutte le bellezze di Washington e poi due stop, uno alla State Capitol e uno alla Casa Bianca. Washington con la neve è bellissima!! e gli alberi di Natale sono ovunque..compreso quello davanti alla WhiteHouse con 55 piccoli alberelli tutti intorno. Finito il tour di 2 ore scappiamo con la macchina verso il Dulles Airport. Cicia sta arrivando da Amsterdam!! Non vedo l'ora di rivederla. Giunti all'aeroporto andiamo al gate, ma Lau non arriva..che l'abbiamo rimandata indietro? Forse le lezioni di inglese non sono servite? No! niente di tutto questo. Dopo un'oretta esce fuori con il suo valigione rosso e il suo solito sorriso.
E' sempre lei, l'abbraccio e sono contentissimo di riaverla con me....Cicia is in the States! Can you believe this?! :)

martedì 22 dicembre 2009

A cena dai Michael



Mattina sveglia presto, check out e via in giro per la grande mela!! Con la nostra metrocard ci siamo diretti subito nella mitica Union Square, piazza dei mille ricordi di tante vacanze e avventure con Filippo. Quante volte mi sono trovato a osservare i newyorkers correre dai vetri di Whole Food, quante volte ho sentito le proteste contro Bush e osservato gli skateborders fare acrobazie negli scalini davanti al Virgin Megastore..che oggi non c'e' per la crisi del mercato discografico causata del download selvaggio e della crescita esorbitante della digital music!
Colazione ricca al secondo piano di Whole food e via in metropolitana verso Central Park! Il polmone verde di NY era tutto bianco dalla neve e dal gelo che aveva ghiacciato tutti i rivoli di acqua e i laghetti. Guardate che bella la foto!!Sembra un panorama polare, che dite? Poi di corsa downtown verso city hall brooklin brige..visita a Ground Zero e poi al mio posto del cuore a NY: il pier 17 per la piu' bella vista del Ponte di Brookling!! E di corsa back alla subway per arrivare in tempo all'albergo per riprendere i bagagli e via verso la fermata della Megabus!! MEGA bus e anche mega fila per entrare nel mezzo con i nostti mille bagagli! E via per Baltimore. Tre ora di pulman con tanto di wireless e film..altro che SENA!!
Alle 6 arriviamo a Baltimore e Bill ci viene a prendere alla fermata. E' stato bellissimo per i miei genitori rivedere Bill e Laurie dopo 8 anni e Chad dopo 17 anni, dai tempi dello scambio culturale con mio fratello Luca a casa nostra.
Arriviamo nella townhouse dei Michael e li ci aspetta tutta la famiglia per una cena squisita a base di cibo "Laurie Style" (tra cui il brisket, gli scones e la strawberry jelly) e un'atmosfera di famiglia, con sentimenti alla Gigi D'alessio. I figli di Chad sono bellissimi: Addy e Cameron! Laurie e Bill sono la mia famiglia americana e ogni volta che li vedo è un'emozione!!Sto benissimo con loro. Ci siamo scambiati i regali e poi tante chiacchiere serene, ricordando le gite in Italia e le mille avventure passate da me con i Michael. Dopo cena Bill ci ha accompagnato da Francesco e abbiamo salutato la famiglia Legaluppi che ci ospiterà in questi giorni natalizi a Baltimora..ah che ricordi a West Joppa Road..non basterebbe un altro blog per raccontare tutte le avventure e i mille progetti oggetto di discussione con France nelle nostre notti estive!!!La casa che ci ospita a Towson è molto carina..siamo stanchi e andiamo a letto...domani ci aspetta Washington..ma soprattutto ci aspetta Laura!!!

lunedì 21 dicembre 2009

Some problems...but in the Big Apple



Finalmente siamo arrivati a NY: la grande mela sommersa di neve al tramonto è stata una delle piu' belle cose che abbia mai visto lately! Ma che casini fino alle 5 di oggi. Ieri notte avevo capito che sarebbe stata un wild day quando non mi ha fatto fare il check in on line e stampare la carta di imbarco. Per cui siamo dovuti partire dall'albergo alle 6 per andare a O'Hare...e appena arrivati c'era una fila assurda di persone alle quali, come noi, avevano cancellato e rischedulato il volo. Cosi' dopo un'ora e mezzo di attesa siamo finalmente arrivati all'operatore che, per fortuna, ci ha messo tutti in due voli: uno per Detroit e l'altro dalla città dei Pistons fino alla città di Danilo Gallinari, the roaster (vero Pietro)!! Saliti sul primo aereo non c'era posto per le valigie...anche perchè la gente se ne approfittava, e, ad esempio, un ragazzo ebreo aveva preso mezzo scompartimento per mettere il suo cappello e cappotto e non voleva fare spazio a nessuno..cosi' la hostess ha preso il bagaglio a mano di Frank e gli ha detto se poteva prenderlo e cosi' lo ha messo in stiva, dicendo questo è il regalo di Natale della Delta, facciamo il check in senza farvi pagare...troppo tardi ho visto la scena, e cosi' non sono potuto intervenire..avete già capito come è andata a finire?
Arrivati a Detroit siamo saliti per il nuovo volo per NY: arrivo puntuale, ma siamo stati un'ora e mezzo sul mezzo, prima per problemi di disponibiltà di finger dove far attraccare l'aeromobile e poi perche' con il ghiaccio e la mega neve che c'era a La Guardia Airport l'aereo non riusciva a sterzare da solo. Usciti dal gate siamo andati a prendere i bagagli e chiaramente mancava il trolley di babbo..quello con i regali per Baltimore e le guide di NY..cosi' sono dovuto andare al Lost e Found e abbiamo fatto la denuncia...ma la percentuale che il bagaglio arrivi a NY è pressoche' nulla, forse a Baltimore se lo ritrovano.
Smaltita, per forza di cose, l'arrabbiatura siamo andati all'Hotel e poi immediatamente usciti, visto che erano già le 6 pm, per andare a scoprire la grande mela. Abbiamo camminato dalla 34esima strada fino a Rockfeller Center per vedere il mitico e splendido albero tutto illuminato e pieno di angeli doratie argentati. Poi da lì siamo passati da Radio City Musicall Hall e giù fino a Times Square per la classica meraviglia di luci di NY. Dopo le foto di rito siamo andati a cena a ESPN Zone per far respirare ai parents la bella atmosfera dello sport americano e mangiare le mitiche cheese fries!! Usciti faceva un freddo bestiale, circa meno dieci, e cosi' stanchi dall'estenuante mattinata e dalla lunga passeggiata della sera, siamo tornati in hotel. Domani mattina sveglia presto..il tour della Big Apple, anche se per poche ore, continua.

domenica 20 dicembre 2009

Shopping on State



La giornata di oggi era, come sapete, destinata al trasferimento a NY ma, a causa della mega nevicata sulla costa est siamo dovuti rimanere qui. Oltre 1600 i voli cancellati, di cui oltre 800 delle Delta, e moltissimi persone rimaste bloccate da Richmond a Boston. Mi dicono che nemmeno in Italia ha scherzato con la neve ma qui vi devo dire che ne ha fatta metri...poi gli americani, esagerati come al solito, ci hanno costruito milioni di programmi di cui Weather Channel, è la tv regina per eccellenza. Cosi' oggi ci siamo dedicati allo shopping, anzi, si sono dedicati, visto che io, da brava guida, non ho fatto altro che indirizzarli verso i negozi giusti e le offerte (qui ci sono già una marea di saldi oltre il 50% di sconto penso per la crisi) e non ho comprato nulla. Aspetto cicia per lo shopping selvaggio!! Dopo la colazione da Einstein Bagels ci siamo incamminati per State street, la strada per lo shopping per eccellenza assieme a Michigan Avenue. Siamo arrivati nel loop con la Metro e subito ci siamo dedicati allo shopping...ma prima siamo andati a farci un bel preztel austriaco e una specie di vin brule' a un mercatino tedesco che si tiene a Duley Plaza, la piazza famosa per la mitica scultura di Picasso che vedete nella foto. Era tutto pieno di stand per mangiare e per comprare addobbi per l'albero di Natale..un po' come i mercatini della Lizza a Siena, per gli amici della città del Palio.
Poi il giro degli acquisti è cominciato da TJmax, per proseguire da Old Navy e MACY. Non vi svelo gli acquisti ma Frank e Alba hanno veramente shoppato untill they drop! come mi diceva sempre Laurie Michael. Poi siamo rimasti dentro a Macy per fare cena, al settimo piano di questo huge Department Store, in un ristorante molto bello caratterizzato da l'avere in mezzo ai tavoli un mega albero di Natale argentato..uno spettacolo per la vista.
Dopo cena una bella passeggiata verso l'albergo ripercorrendo State in mezzo ai fiocchi di neve e alla magia degli skyskrapers di Chicago, davvero una bellissima città. Poi uno sguardo a Michigan Avenue e il rientro all'albergo per fare le valigie, cercando di chiudere tutti gli acquisti dentro alle borse e ai trolley.
Mancano poche ore alla sveglia e quindi è l'ora di andare a dormire. La grande mela ci aspetta!!!

sabato 19 dicembre 2009

Historic Snow storm...stuck in Chicago



Cosi' titolava il telegiornale questa mattina non appena accesa la televisione in camera. Una delle piu' copiose e violente tempeste di neve si sta abbattendo su tutti gli stati della costa est da ormai un giorno...e tra poche ore e domani sarà la volta di NY. Cosi' il nostro volo è stato cancellato. Ho passato tutta la mattina a cercare di parlare con il call center della Delta ma nulla da fare! Non rispondevano mai perche' gli aeroporti chiusi sono tantissimi dalla virginia, passando per washinghton, baltimore, filadelphia e new york! Cosi alla fine siamo riusciti a rischedulare il nostro volo ma solo per il lunedi' e con una fermata intermedia..è stato difficile trovare 3 biglietti nello stesso volo, ma alla fine ce l'ho fatta, con grossa incavolatura visto che avevo regalato ai miei per Natale proprio le due notti a NY!! Per cui potete capire quanto mi sia incavolato e tuttora mi girano a bestia. Anyway alla fine, dopo mille peripezie, e sperando che la neve prevista domani a Chicago non ci facciano slittare ancora il volo..ci tengo a far vedere NY a Alba e respirare un po' di Big Apple.
La mattina cosi' è andata a farsi friggere nel nulla ma subito dopo pranzo siamo andati al Navy Pier, il vecchio pontile di Chicago, dove sono
......uno splendido padiglione con una pista di pattinaggio sul ghiaccio, tantissimi alberi d Natale e uno gigante che vedete nella foto..una cosa fantastica per grandi e piccini....
...poi siamo andati a vedere la partita dei Chicago Bulls all'United Center. Avversario gli Atlanta Hacks...Era la prima partita NBA per babbo e mamma, la mia prima nell'arena che ha visto giocare un tale Michael Jordan..
continua domani...

venerdì 18 dicembre 2009

Up and down in Chicago



Giornata faticosa oggi nella windy city. Frank ha deciso di alzarsi alle 4.30 di mattina per fare stretching nella camera e poi una nella doccia...cosi' alle 6.30 eravamo tutti belli e svegli (e poco riposati) per andare a scoprire la città di Obama. Prima cosa visita alla posta per comprare e poi spedire un pacco di roba tra vestiti e delizie toscane verso North Grant Street a West Lafayette, contando che il buon Ed possa riceverlo e mettermelo in camera per gennaio quando tornerò a Purdue.
Poi ci siamo incamminati per il Magnificient Mile destinazione sud..lì poco prima del ponte sul fiume abbiamo assistito a un grosso spiegamento di macchine della polizia e di camion di pompieri..avevano tutte le luci accese e mio nipote Niccolo' sarebbe impazzito dalla gioia a vedere tutti quei mezzi giganteschi e colorati. C'era stato un incendio in un grande magazzino ma ormai la situazione era sotto controllo. Poi abbiamo passato il ponte e camminato per Michigan Avenue fino all'altezza di Jackson Boulevard. Lungo la strada abbiamo trovato statue e istallazioni strane come quella che richiama il quadro Gothic American e alcune palle di Natale giganti.
Poi siamo arrivati alla mitica Lou Mitchell, il ristorante preferito da coloro che partivano alla volta dell'Ovest degli States percorrendo la mitica Route 66, strada che parte proprio vicino a questo bar. Ci siamo fatti una colazione-pranzo con pancakes alle noci, uova strapazzate, pancetta, bacon e hashbrows, il tutto accompagnato da caffè a nastro e dalla simpatia della cameriera, una settantenne arzilla con gli orecchini dei Cubs! Usciti da Lou ci siamo fatti una bella camminata fino all'Art Institute, uno dei musei più belli del mondo pieno di arte di tutte le età e provenienti dalle parti più disparate del globo. La sezione impressionisti ha tutti i classici e poi ci sono alcuni Van Gogh, Mirò e Picasso veramente famosi e affascinanti. Molto bella anche la nuova ala (modern wing) costruita su disegno di Renzo Piano e inaugurata nel giugno 2009, nella quale sono contenute tutte opere contemporanee e istallazioni bizzarre e quantomeno ambigue come gusto estetico. Poi dal terzo piano attraverso un ponte siamo scesi sul Millennium Park, un parco di circa 9 ettari nel quale sono presenti auditorium, istallazioni e il mitico Bean: il fagiolone che riflette le persone, i grattacieli e tutto quello che sta intorno...e anche noi che salutiamo nella foto. Dietro al fagiolone una pista da pattinaggio sul ghiaccio con musiche natalizie. Alla fine eravamo veramente stanchi e siamo tornati in hotel in taxi a riposarci un po'. Poi dopo le 6 siamo usciti a fare un giro per negozi sotto un'acqua insistente che spesso si ispessiva in nevischio. Dopo il tour di alcuni negozi siamo andati a mangiare la pizza a Pizzeria Uno, il locale dove si dice sia stata inventata circa 50 anni fa la pizza Chicago style!! C'ero già stato con i miei due amici di road trip e devo dire che la pizza è sempre buona e veramente pesa..chiaramente non l'abbiamo finita e cosi' ce l'hanno messa in una scatola e ce la siamo portati via..non prima di aver mangiato un dolce da "delirio di appendicite", a base di biscotti caldi di cioccolato, gelato alla vaniglia e panna montata. In due giorni ho quasi buttato via un mese di palestra..sorry team, sorry Laura ma in compagnia si mangia decisamente piu' volentieri!!e poi mi rifaro' a Purdue. Sotto una fitta fine neve siamo tornati in albergo, stanchi ma felici di aver visto Chicago e le sue splendide bellezze attorno a noi.

giovedì 17 dicembre 2009

Parents in the Wind City



Che bello! Che bella sensazione abbracciare mamma e babbo all'aeroporto di Chicago dopo 6 settimane di lontananza e una notte in bianco col pensiero del loro viaggio.. e anche che qualcuno mi fosse entrato nel conto corrente on line e mi avesse rubato tutti i soldi. Storia lunga nata da un messaggio stranissimo della ATM di Purdue. Per fortuna stamani la conferma della banca mi ha messo di buon umore e, dopo aver controllato tutte le valigie e di aver preso tutto l'indispensabile e sicuramente il superfluo, sono partito con la Edmobile alla volta di Chicago. La macchina era un vero cesso: sporca all'interno, piena di ruggine come vedete dalla foto e di scatoloni: ce n'era uno pesantissimo con vecchi giornali nel bagaglio, assieme a una scatola di fragole e un birra, e uno gigante nel sedile posteriore in mezzo, coperto da un lenzuolo e un piumino matrimoniale. Ma la cosa piu' angosciante era il rombo della macchina, un rumore assurdo che faceva presagire che da un momento all'altro cascasse la marmitta...infatti si accendevano tutte le spie del mondo. Vicino al cassetto porta oggetti una foto seminuda di Shakira e dietro un po' di giornali e due casse potentissime che mandavano musica a tutto volume..secondo me per coprire il muglio della macchina. Eravamo in 3 piu' Ed. Due cinesi che non hanno proferito parola e fatto finta di dormire...penso per non vedere Ed alla guida. Comunque alla fine sono arrivato puntuale all'aeroporto ad aspettare i miei.
Quando sono usciti delle porte degli arrivi non volevo credere che ce l'avessero davvero fatta a venire!! Cosi' dopo gli abbracci di rito e le telefonate a casa abbiamo preso un taxi e siamo andati all'albergo. Il Doubletree è un albergo bellissimo e devo dire grazie a Silvia per questa ottima scelta.
Poi, sfatte le valigie, in preda all'adrenalina abbiamo fatto un giro per il Magnificient mile. Chicago è davvero bella e piena di luci natalizie e di gente che suona musica per strada.
A cena li ho portati alla CheeseCake Factory, forse il posto preferito da me, Pipazzo e Stex nelle ultime avventure on the road. Cena americana con Nachos, Hamburger, Chicken Parmesan e due belle fette di cheesecake con fragole, cioccolato e tanta panna! Tanto per cominciare leggeri no? Poi all'uscita lo splendido albero illuminato di mille colori, sullo sfondo del M.Mile, era il perfetto setting per la loro prima foto ricordo! Ora sono a dormire, mentre io scrivo il blog nella hall dell'albergo per poter usare Internet free. Passa la gente piu' strana, c'e' una festa nel bar dell'albero e discrete scimmie in giro. E' appena passata una ragazza vestita da babbo natale con un vecchietto sotto braccio...mi sa che stasera gli tocca il regalo!! Mi sembra di rivivere le famose cene degli auguri a Siena!!
Domani ha messo neve su Chicago..si prevede tempo brutto e già in molte città ne ha fatto mezzo metro di snow...ma noi abbiamo piumini, sciarpe, guanti e calzamaglie per affrontare al meglio la splendida Windy City!

mercoledì 16 dicembre 2009

Tempo di pacchetti e di packing!



Siamo giunti al mio ultimo giorno del 2009 qui a West Lafayette prima del break natalizio e le cose da fare sono state veramente tante. Stamani mi sono alzato presto, nonostante fossi andato a letto tardi, e sono andato a Wall Mart per comprare alcune cose per fare qualche pensierino per il Dipartimento. Poi di corsa al Beering Hall a fare alcune fotocopie di articoli e libri, come vi dicevo ieri, e poi mi sono chiuso nella stanza a fare i pacchettini perche' non volevo che qualcuno scoprisse la sorpresa. I pacchettini, che vedete anche nella foto, sono stati molto apprezzati e dentro avevano un lapis natalizio per i buoni propositi dell'anno nuovo, uno yoyo perfetto per lo sport post pranzo di Natale e una serie di cioccolatini tra cui uno a forma di albero di Natale fatto col burro di noccioline. Destinatari le segretarie e alcuni professori con cui ho legato di piu' durante queste 6 settimane in Indiana. Poi a pranzo sono andato al Noodle Company perche' era sulla strada per andare da Borders, una libreria dove ho comprato un libro a fumetti per imparare l'italiano per i figli di JN, un minivocabolario con frasi pronte per lui e un calendario della Toscana per la moglie Yu-Ra, il tutto arricchito da cioccolato e da pretzel ricoperti di glassa alla menta. Infatti stasera ero stato invitato a cena dai Kim e volevo portare qualcosa per augurargli il Buon Natale. Rientrato in ufficio ho cominciato a impacchettare i miei libri..eh sì da gennaio ritornerà il proprietario dell'ufficio e dovrò lasciare quella stanza alla quale mi ero affezionato. La finestra con vista sulla fontana, il divanetto, le piantine della Transilvania, il calendario del vino Cellini di Certaldo e lo specchio dove mi vedete riflesso nella prima foto. Da gennaio dovro' andare nella stanza dei graduate students e nella library a Stewart Hall. Mi mancherà la stanza 2132 di Beering Hall, accanto a Glenn e Howard.
Ho impacchettato tutto nella scatola gialla delle Poste Italiane e con gli altri pacchi sono andato da JN per andare a casa sua a cena. Uno stop in lavanderia per ritirare le camicie e poi da Payless a fare la spesa. Mi hanno fatto scegliere il menu e poi cucinarlo, visto che la volta precedente erano rimasti entusiasti tanto che si erano litigati gli avanzi tra di loro. Cosi' mi sono messo ai fornelli con l'aiuto di tutta la famiglia mette JN ci versava rosso Santa Cristina e Chianti di Banfi...su mio suggerimento!! Il menù prevedeva crostini olive nere e grana, pomodoro fresco, origano e mozzarella, e cipolla stufata nel latte. Di primo farfalle radicchio rosso, pancetta e noci e rigatoni con sugo di pomodoro con melanzane e olive. Devo dire che ho fatto un figurone ed era tutto molto buono. Poi Yu-ra ha impacchettato accuratamente gli avanzi e io ho portato in tavola i miei pacchetti (se dico pacco, visto che era uno singolo grande, poi qualcuno ci trova di sicuro il doppio senso) per farli scartare ai ragazzi. "This is a wish that you all will come to Italy very soon!". Poi due chiacchiere per finire il calice di vino e JN mi ha accompaganto a casa a North Grant Street.
Sono salito in camera e ho cominciato a "to pack"..no, niente musica del famoso rapper...sono salito a fare le valigie per Chicago. Ancora mi manca di chiuderne una e aspetto domani mattina dopo la doccia per le ultime cose. E' sempre bello e allo stesso tempo stressante fare le valigie e cercare di ricordarsi tutto e rispettare i pesi e i giorni. Poi è salito Ed, sarà lui domani con la sua mitica Ed mobile a portarmi a Chicago. Chiaramente si fa pagare e oltre a me, nel mercato nero dei passaggi, sono cadute una cinese e un'americana che andremo a prendere partiti da casa. La Ed Mobile è bianca, sembra una vecchia Simca e fa un rumore inquietante...speriamo che ce la facciamo ad arrivare a Chicago ...e poi tutti con le valigie. Siamo fiduciosi. Chissà che non ci faccia sentire un cd con le canzoni che ascolta in casa? Sono curioso!
Ok si chiudono qui le mie trasmissioni da Purdue per il 2009 ma portero' con me il mio laptop bianco anche nel tour natalizio per cui vi aggiornero', reti wireless permettendo, sulle mie avventure, strada facendo, come direbbe Claudio Baglioni. Domani intanto cominciamo da Chicago!

martedì 15 dicembre 2009

Fuori freddo...testa calda



Oggi il freddo è tornato a farsi sentire a West Lafayette. Una massa di aria gelida ha portato la temperatura a meno dieci sotto zero stamani mattina. Anche se il sole fuori lasciava intuire altri gradi, in realtà bastava vedere i vetri della finestra per capire che non era tornato l'autunno. Che ormai sia inverno è evidente..anche dal fatto che non ci sono piu' le foglie per le strade. Qui infatti sono bravissimi a gestirle e, sia i privati che il Comune, si organizzano prima che venga la neve e il freddo a raccoglierle e a portale via. Spesso nelle settimana passate sentivo un rumore strano e vedevo arrivare un camioncino, tipo quelli di SienaSpurgo (noto brand worldwide) con tanto di tubo per aspirare le foglie..ma adesso è qualche giorno che non passa più...ormai tre settimane fa c'e' stata anche la campagna "Winterization" per aiutare gli anziani a sistemare i giardini prima dei freddi gelidi invernali. Cosi' niente foglie, quelle belle rosse che hanno caratterizzato l'immaginario cromatico delle mie prima settimane a West Lafayette...e spazio al rosso del Natale e al bianco della neve ...prevista copiosa per il fine settimana sia a Chicago che qui a Purdue.
A pranzo sono stato con JN: oggi per la serie "cucina etnica forever" è toccato al cibo tailandese. Mi sono fatto una zuppa calda di noodle per aiutare la gola (va un po' meglio) e un pollo al curry con riso bianco. Esame passato! Poi due ore fitte di pensieri e idee sulla mia tesi e sulla ricerca che vogliamo fare assieme..se ci riusciremo. Poi di corsa su Skype per allietare "la compagnia di Costalpino" e di nuovo immersione nella lettura. Stasera avrei letto fino a notte fonda ma erano tante le cose da fare.. Devo dire che il nuovo articolo di Grunig sulle Pr digitali è davvero fico e ho deciso che valeva la pena dare un occhio anche ai libri di Sorin Matei sui mondi digitali e cosi' ho fatto quesi le otto al Dipartimento. Poi sono andato in palestra a fare due pesi e soprattutto la doccia... e via a prendere l'autobus per andare a casa dove mi sono fatto una cena di avanzi per svuotare la mia parte di frigorifero. Eh sì, ormai manca davvero poco! Tra due giorni sarò a Chicago a riabbracciare Alba e Franco, i miei genitori, e passare con loro 3 giorni nella bellissima Windy City! Non vedo l'ora!

lunedì 14 dicembre 2009

Succede di lunedì a Purdue


La settimana è cominciata con un bel mal di gola..di quelli belli tosti che pizzicano la giugulare...nemmeno fossi stato a cantare in osteria ieri sera! Cosi' mi sono girato nel letto e ho deciso di dormire un po'. Poi il senso del dovere mi ha spinto a scendere dal mio letto con le rotelle bianche e a scendere in cucina a farmi un caffè italiano...la teglia di parmigiana non c'era piu'!! Che bello!!Scongiurato il rischio salmonella.
La mattina è passata veloce a cercare di chiudere quel benedetto libro che non sembra volere uscire mai...e di questo ne ho davvero piene le scatole, nonostante gli sforzi e le ripetute correzioni, e spero che domani sia il giorno buono..almeno uno è andato..per l'altro ci pensero' durante le vacanze e nei primi giorni dell'anno. Per forza, non posso fare altrimenti!!! Poi sono andato al Beering dove mi aspettava Jn e da lì siamo andati alla PMU a sentire parlare Cordova, la presidente di Purdue (equivalente del nostro Rettore), per un Open Forum con tutto il personale dell'ateneo sui prossimi tagli di bilancio dovuti alla crisi e alle riduzioni dei fondi da parte dello Stato dell'Indiana...Mi sembrava di essere ritornato ai tempi degli incontri con Silvano & Co al San Niccolo' lo scorso anno. Ma qui il clima istituzionale e la pianificazione sono altre cose...cosi' come il piano di ascolto della comunità accademica tramite iniziative on e off line. Pensate che in meno di due settimane sono arrivate sul sito Web oltre 800 segnalazioni su come tagliare le spese e recuperare i fondi. Direi che questa è partecipazione e una comunità attiva!! Niente lamentele strutturali, strumentalizzazioni sindacali e polemiche politiche a priori...almeno in questa fase..poi vedremo se degenerera' anche qui. Tutto il mondo è paese.
L'incontro è stato foriero di stimoli scientifici e cosi' con JN abbiamo continuato a lavorare sul nostro progetto, davanti a un calzone al forno, direi buono, preso in una rosticceria in fondo al campus (dove penso ritornero'). Poi abbiamo continuato a buttar giù indicazioni e a lavorare sul progetto fino alle 3 quando lui è dovuto scappare perche' aveva un meeting nella sua stanza. Io ho continuato a lavorare nella mia fino alle 7, con intermezzi vari tra Megabus e treni..e un breve saluto di Vicky che mi avvisava che da domani ritornera' il freddo. Così ho preso una pasticca di propoli e ho cominciato la cura preventiva. Poi è tornato JN e mi sono fatto accompagnare a casa perche' ero davvero lesso. Niente palestra, per oggi..meglio di no. Meglio non esagerare.
A casa ho fatto la lavatrice dei panni della della settimana e a seguire un bel brodino caldo con tortellini Barilla per rimettermi al mondo la giugolare. Sanremo è ormai vicino!! Poi via al piano di sopra a preparare la valigia...tra pochi giorni si parte!!Destinazione Chicago!!!

domenica 13 dicembre 2009

Domenica è sempre domenica


Domenica è sempre domenica. Per cui giornata di relax anche a West Lafayette. In realtà è stata una giornata passata con cuffie e microfono...no, non facevo il deejay per i miei inquilini o per feste di natale del quartiere! Ma è successo che praticamente tra piacere e lavoro ho passato quasi tutta la mattina e il pomeriggio su Skype a parlare e scrivere in chat. Tutte cose piacevoli o necessarie da fare per alcune scadenze, pero' alle 4 stavo sclerando! Non ne potevo piu' delle cuffie...penso di aver parlato in italiano piu' in questa giornata che in tutto il periodo del mio soggiorno in Indiana.
Poi alle 6 è passato Steve e siamo andati a giocare a calcio con i MUN RED. La partita è stata penosa e la nostra difesa, è quasi peggio di quella della Juventus di questo scorcio di stagione. Risultato finale una sconfitta pesante: 10 a 1, con gol inutile di Matt, l'unico assieme a Ted con i piedi buoni, sul 7 a zero. Di fronte c'era una squadra di messicani che andavano come le scheggie e che si passavano la palla con ottimi fraseggi..per cui non avremmo comunque mai vinto. Dopo la partita sono andato al Rec a fare due pesi leggeri, sauna e doccia e poi a casa, fermandomi a prendere latte e biscotti a un distributore KREG vicino casa.
Oggi non ho visto nessuno in tutta la giornata...nemmeno per sbaglio...nè Noah, ED o Yiang...le luci in camera ci sono...loro? La parmigiana di Ed per fortuna è quasi finita e spero di non doverne mangiare l'ultimo pezzo, visto le uova bogliole che ha usato. Mi sono fatto così un'insalata mista con pollo alla piastra..per stare leggero. L'ho mangiata nella stanza delle provviste, nell'EDMarket del cibo, come lo chiama lui. Ho notato che Ed ha buttato alcune cose e che ha rifornito le mensole. Ho visto un pacco di pannolini (utili a tutti noi 4!!), due pacchi di detersivi per la lavapiatti (che è rotta e quindi non usabile), 8 tubetti di formaggio spray da mettere sui crackers (scaduti entrambi),la base della torta per il cheesecake (valida), barrette alle noccioline, patatine, pane all'aglio e una borsa finto gucci che sicuramente non vedo l'ora di indossare uno di questi giorni al campus!!
Poi sono salito in camera e ora sono qui davanti al mio schermo...che guardo l'alberino in silver che mi sono comprato...oltre alla stella e alle palline ci sono i ciondiolini argentati con scritto JOY....gioia, quella del Natale..quella che auguro a tutti voi...e quella che non vedo l'ora di provare riabbracciando i miei cari tra pochi giorni.

sabato 12 dicembre 2009

Santa Claus is coming to town!

Questa è una delle canzoni che hanno caratterizzato il Purdue Christmas Show, un evento imperdibile qui in città e famoso in tutto lo stato dell'Indiana. Si tratta di una tradizione che dura da 76 anni quando a Purdue venne costituitta per la prima volta la Musical Organization per realizzare ogni anno uno show natalizio da dedicare alla comunità locale. Il cast è tutto composto da studenti, dipendenti e professori di Purdue e questo anno il tema dello spettacolo era "The spirit of the season". Sono andato allo show a mezzogiorno con alcuni colleghi del dottorato, quelli sopravvissuti a ieri sera....c'erano Christine, Pamela e Raul..gli altri non ce l'hanno fatta ad alzarsi, I guess! La storia dello show era quella di una bambina malata all'ospedale che riceva la visita del suo storyteller (raccontastorie) preferito che le comincia a raccontare la fiaba del Natale e della consegna dei doni di Santa Claus (così si chiama Babbo Natale da queste parti). Chiaramente il vecchio signore aveva la barba bianca, era grassoccio, portava occhialini tondi e quindi vi potete immaginare chi fosse alla fine della storia.A parte questo particolare abbastanza scontato (ma d'altronde non era un episodio di RIS o un libro di Agatha Christie) ogni parte della storia che il vecchio signore raccontava alla bambina veniva intramezzata dalle voci di circa 100 cantanti, con un repertorio di canzoni inedite e classiche strenne natalizie. Mi è piaciuto molto! Il tema era quanto è bello il Natale a casa, passato con le persone a cui si vuole bene...e devo dire che sono molto sensibile a questo tema in questi giorni..per cui atmosfera molto candida, serena, ma anche emozioanante..soprattutto quando il direttore Griffel ha fatto accendere le luci in sala e ha fatto cantare 3 canzoni a tutto il pubblico assieme. Erano 3 canzoni contenute nel libretto di sala: Angels we have heard on High, The first Noel e Silent Night (sarebbe Bianco Natale, in italiano). Chiaramente dopo le canzoni arriva anche Babbo Natale e lo spettacolo si conclude con la bambina che riesce ad andare a casa dalla sua famiglia (quello che desiderava come regalo) per la notta di Natale. Sono riuscito a prendere uno spezzone e ve lo dedico a tutti, ai vostri amici e ai vostri cari. Dopo sono rientrato a casa e ho fatto un po' di cose tra il serio e il faceto. Stasera invece ero stato invitato da Steve e da sua moglie Patrice a una cena natalizia con i vicini. Atmosfera molto tranquilla: eravano solo in otto e niente cinquantenni ubriache e Karaoke come alla festa di Natale dopo Thanksgiving con Teresa. La padrona di casa, Teresa (anche questa si chiamava cosi'), è un'appassionata di cavalli e la sua casa è piena di selle e oggetti che richiamano i cavalli e l'andare a cavallo. Ha anche dei bellissimi alberi di Natale, ma aspettava noi per farne uno assieme. Cosi' ho aiutato, facendo leva sulla mia altezza, lei e Steve a mettere il nastro rosso attorno all'albero che vedete nella foto. E' stato divertente prendere parte a questa piccola festicciola familiare e il cibo era molto buono, soprattutto i biscotti a forma di albero di Natale e di pupazzo di neve! Poi le canzoni, il sidro bollente e il caldo del fuoco del camino...si respirava proprio aria di Natale..eh sì, lo posso proprio dire: Santa Claus is coming to town! e io non vedo l'ora che arrivi!

venerdì 11 dicembre 2009

No stress Friday



Ieri era Stress Free friday qui a Purdue. Una specie di giorno particolare in cui si consiglia agli studenti di prendersi un break dallo studio e rilassarsi un po'. Pensate che è stato organizzato un evento nella palestra con tanto di cibo gratis, massaggi gratis e musica live fino a mezzanotte...perche' dopo è sabato e finisce il venerdi' di riposo!
Io chiaramente, pur non avendo nessuna scadenza di finals o paper da scrivere, ho deciso di sposare a pieno questa causa. Sveglia alle nove e mattinata in palestra, con tanto di sauna rilassante e poi rietro a casa. Mi sono messo a sistemare camera e per non stressarmi troppo ho visto dove andare di bello a Chicago la prossima settimana con i miei. Poi alle 6 sono andato a Lafayette al classico evento di incontro della facoltà e degli studenti di comunicazione. Il posto era davvero carino e avevamo una saletta per noi. C'era anche qualche prof e molte delle persone che avevo conosciuto lo scorso venerdi' al pub irlandese. I prof che non eravano venuti avevano dato dei soldi per offire da bere agli studenti: un gesto molto bello per cui ogni tanto arrivano cestini con 5 bottiglie di birra (chiaramente light non fosse che i cibi contengano calorie!) Fino all'anno scorso organizzavano e pagano la cena ma con i tagli del budget quest'anno hanno preferito i drinks..e anche gli studenti erano piu' contenti!! e allegri, direi!
La serata era stile elegante, ma non obbligatorio, per cui in cinque avevamo la cravatta e molte ragazze avevano vestito e gonna..alcuni la solita felpa. Abbiamo mangiato, bevuto e chiacchierato come vecchi amici e poi siamo andati un altro locale a continuare la serata...no stress, via un altro giro di birre, partita NBA alla tv e ....via in un altro locale a ballare e cantare canzoni con il PianoMan..no stress!! Qualcuno era ubriaco e cosi' ho dovuto aiutare RJ a trovare il bagno dei maschi al Cactus, un disco pub, con una sala di piano bar molto divertente...poi rientrando in sala, lui si è addormentato su una sedia...e il buttafuori alla fine è venuto a dirmi che doveva uscire perche' c'e' una legge in Indiana che vieta di dormire nei locali pubblici!! Che strano..poteva dire il tuo amico è ubriaco portatelo a casa! Non era piu' semplice!Cosi' l'ho accompagnato fuori a liberarsi un po' dei suoi stravizi e alla fine l'ho chiuso in una macchina a dormire (fuori facevo un freddo cane!), aspettando che gli altri se ne volessero andare..erano già le 2 e cosi' dopo un po' la serata si è conclusa e hanno staccato la musica..a proposito quella sera avevo conosciuto un ragazzo di colore che non so per quale motivo mi ha regalato il suo cd musicale...boh!
Siamo andati in cinque a fare colazione al triple XXX e poi abbiamo portato RJ a casa, infilandolo in camera e finalmente mi hanno dato un passaggio a casa...erano dopo le 3...ero stanco, la connessione internet non funzionava...non potevo scendere a riattacare il modem che è nel basement da Ed e cosi' ho detto..no stress, per stanotte non scrivo nulla...poi pero' stamani mi sono reso conto che il mio "no stress behaviour" aveva creato preocuppazione e stress nei miei lettori, quelli speciali, e cosi' non appena ho acceso il telefono..è cominciato uno squillio continuo...altro che no stress day...va beh cerchero' di essere più ligio al dovere di scrittore le prossime volte...I promise!!

giovedì 10 dicembre 2009

Here there is your international client!


Oggi mi sono ritrovato dall'altra parte della scrivania..no!No! Non sono caduto in terra dalla sedia e sono rotolato tra i fili del computer...ma oggi JN mi ha chiesto di fare parte della commissione valutatrice dei progetti di comunicazione della sua classe undergratuate di pubblic relation. Cosi' mi sono dovuto mettere pantaloni eleganti, camicia e giacca per simulare di essere un cliente internazionale che avrebbe giudicato la performance e la presentazione dei 3 gruppi. Dovevano venire anche due esperti locali ma, sarà per il freddo o per l'ora mattiniera, non sono arrivati per cui mi è toccato a me fare un sacco di domande ai ragazzi e compilare delle schede di valutazione sui lavori! I temi erano interessanti: la donazione del sangue, dei tessuti e organi, e del midollo. Quindi temi sociali sviluppati con una metodologia che interseca la comunicazione pubblica con il marketing, e si basa sulla metodologia classica dei piani di comunicazione ma con l'arricchimento della teoria situazionale dei pubblici di Grunig. I ragazzi erano tutti vestiti eleganti e hanno simulato di essere esponenti delle agenzie di PR che presentavano a me, con tanto di slide, il loro piano.Avevano 20 minuti a gruppo. Mi sono divertito un sacco e, devo dire, che i lavori erano ben fatti e, se avro' l'occasione in futuro, prendero' qualche spunto da JN.
Dopo lezione la giornata è continuata al dipartimento e poi a un ristorante tailandese dove Jn mi ha portato offrendomi il pranzo per averlo aiutato nel corso. Il cibo era buono ma la salsa di noccioline americane con la quale erano conditi di noodle, mi si arraffaccia ancora(per i non amiatini, mi ritorna in su!). Fuori si gelava!!!Oggi era considerato dagli esperti il giorno piu' freddo della settimana. All'ora di pranzo eran circa meno 15 sotto zero..stamani alle 6 am diceva Vicky che la sua macchina segnava -10 F, cioè -23,3 Celsius. Si gelava tutto..per fortuna non tirava il vento. Poi di rientro al dipartimento, studio, un po' di appunti buttati giù per alcuni studi romani e un salto in palestra a fare due tiri. Poi via a casa, prima dell'ibernazione,a farsi una minestra calda di verdure e due chiacchiere con Ed. Le uova sono ancora lì dopo 3 giorni, e alcune già sbattute sono fuori da 2 giorni e chiaramente non hanno un bell'aspetto. Ieri sera ha cucinato i pomodori fritti nelle uova..un profumino che non vi dico si irradiava per la casa..stasera mi ha detto che fara' la parmigiana...chiaramente non tanti chicken babies! Direi dopo il cliente internazionale di stamani, stanotte è l'ora della cucina internazionale! Ed ai fornelli...mi immagino come saranno puliti domani mattina!

mercoledì 9 dicembre 2009

L'è freddo nini!!



Diciamo che fa davvero freddo! In questo momento Weather Channel mi dice che a West Lafayette ci sono 17 gradi Fareneith ma percepiti sono 0! Avete capito: se traduciamo in Celsius ci sono a quest'ora fuori dalla mia finestra -8,3 gradi, ma parcepiti -17,7! Una vera libidine! Su una cosa gli americani hanno spessissimo ragione..le previsioni del tempo..altro che il vecchio Bernacca o il novello Giuliacci..qui se dicono che piove al 99% piove e se dicono che farà un freddo cane, preparatevi con i vestiti pesanti. Cosi' oggi, mi sono preparato e ho messo il Museum che non indossavo dalla partenza romana e sono andato a comprarmi un bel paio di scarpe imbottite e impermeabili a Tippecanoe. Calzino doppio, sciarpe e guanti..ma qui mi tocchera' comprare anche la calzamaglia che indossano tutti. E' strano, e divertente allo stesso tempo, vedere negli spogliatoi della palestra le persone con i mutandoni di lana e le brache come Superpippo (mentre da noi va di moda la mutanda griffata anche per andare a casa a guardare la tele)...ma poi uscendo dal REC si capisce perche'...e comunque spero che se qualcuno ha un appuntamento galante ion serata si metta altra underwear e magari patisca il freddo per un po'..magari poi si scalda dopo no?!
Oltre a fare freddo oggi tirava un vento gelido a oltre 40 miglia orarie che rendeva veramente difficile camminare e viaggiare in generale. Pensate poi che con la neve ti arrivavano in faccia delle stilettate fredde che era una goduria...
La vera goduria è stata stasera alla Mackey Arena la visione della mia ultima partita dell'anno qui a Purdue. Infatti i Boilermakers giocheranno il 28 dicembre in casa a West Lafayette, quando io sarà nella Grande Mela. Avversario di turno era stasera Valparaiso, una squadra di metà classifica. Niente di eccezionale (se non il logo fichissimo), ma con questi BM tutti rischiano di fare le figurette! Johnson e Moore hanno fatto i fenomeni con percentuali altissime al tiro e quindi la partita si è chiusa già nel primo tempo con venti punti di scarto. Ormai però oltre a "Rosco Kramer", ho un altro idolo Kelsey Barlow, figlio del mitico Ken Barlow che ammiravo nella Tracer Milano e poi a Pistoia e Livorno. Quando ho letto la sua storia e i suoi racconti Italiani, ho pensato che il mondo è davvero piccolo...tanto piccolo che oggi, che rimettevo dopo un mese il piumino pesante, ho ricontrato il professore algerino di Purdue che avevo conosciuto a prendere la navetta all'aeroporto di Chicago.
La foto che vedete è il ricordo di questo 2009 con i Boilermakers ancora imbattuti...Boiler UP! Mentre la seconda è un'istantanea dela strada che si vede dalla mia finestra...come vedete è tutto completamente ghiacciato..altro che pattinaggio alla Lizza! Quasi quasi scendo giù e faccio due piroette!! Magari se ho bisogno dei pattini ci sta che Ed li abbia da qualche parte nascosti nella casa o sotto qulalche letto!!

martedì 8 dicembre 2009

Between lights and shades

Luci e ombre oggi nella giornata qui a West Lafayette. Una giornata particolare: è un mese esatto che sono arrivato qui a Purdue. Partiamo dalle luci: quelle dell’albero di Natale che è stato acceso oggi dal presidente di Purdue, Cordova, durante una cerimonia molto carina questa mattina alle 11.15. Si trattava di un evento che si è tenuto alla PMU di fronte a giornalisti, studenti, personale e un coro di graziosi bambini che sentite cantare stornelli natalizi nel video che allego al post. Davanti a un gigantesco albero, pieno di palle blu e altri ornamenti natalizi, era stata costruita dai cuochi di Purdue una mega casetta di ginger bread..in pratica una casetta natalizia fatta di dolci, biscotti aromatizzati allo zenzero e tanto zucchero. La presidentessa, come potete ammirare nel secondo video (ormai WanLi mi ha contagiato con tutti ‘sti video!) ha lanciato il countdown per l’accensione dell’albero..che meno male non ha fatto come quello di Fantozzi che è esploso in area, ma si è acceso tra gli applausi dei convenuti e la contentezza dei bambini. Luci come quelle dei flash dei giornalisti, luci come quelle che si sono accese nella mia mente, con una nuova idea di ricerca che è piaciuta molto a JN oggi a pranzo. Diciamo che ho fatto una bella pensata e forse possiamo collaborare assieme e fare luce su una ricerca che parte da una delle ombre dell’Università di Purdue. Il taglio dei fondi previsto per gennaio 2010. Qui in America c’e’ la crisi signori, e gli Stati, un po’ come succede anche con questo governo in Italia, che fanno? Tagliano i fondi alle università pubbliche, e quindi anche a Purdue. Forse la Gelmini quando parla di modello americano, intende quello dei tagli? Non so! In ogni caso, c’è fiducia per la stabilità economica di Purdue, e c’e’ anche un piano di sviluppo legato alla riduzione dei fondi e una politica partecipativa per accogliere tutte le istanze della comunità universitaria. Il vice presidente Diaz parla cosi’ di challenge più che di problem. .e sono sicuro che qui ci sono persone, senso di comunità e strumenti adatti per affrontare il problema. Un problema che coinvolge anche Berkley, UCLA, NotreDame e tanti altri atenei pubblici negli States. Comunque sicuramente non chiameranno nessun consulente o docenti di quelli che hanno gestito la crisi e fatto il piano di Siena! A proposito in bocca al lupo al nuovo arrivato al timone amministrativo dell’ateneo di Santa Caterina. Ombre come quelle delle sere piovose dell’Indiana …fa freddo e piove a vento..difficile tenere l’ombrello aperto..facile prendere una bella acquata. Ombre come quelle della malinconia che in queste giornate mi prende, seppur per poco. Oggi che in Italia è l'Immacolata, è giorno per stare in famiglia e fare l'albero.. ma io sono qui "on my own" e senza luci nè palline da appendere. Sto bene, no problem, my choice, ma a volte non è semplice essere sempre allegri, sprintosi e passare sopra a tutto.. siamo uomini mica casette di ginger bread? Luci come quelle della cena con Xyang e Noah al ristorante a Stone Hall, gestito dagli studenti di cucina di Purdue. E’ stato bello ritrovarsi a cena noi tre, mangiare molto bene a un prezzo bassissimo (ma in compenso il cibo era pesantissimamente e messicano), e parlare di noi. Ho scoperto stasera che Noah è mezzo giapponese e mezzo americano. Ombre come quelle del processo di Meredith e Raffaele Sollecito. Qui tantissimi mi chiedono, compreso Ed, come mai ci accaniamo verso questa ragazza di Seattle con la faccia tanto pulita! E vogliono sapere se sono a conoscenza di cose diverse da quelle trasmesse dai media e se penso che lei sia colpevole. Io cerco di rispondere su quello che so, e ho letto..e poi sposto sempre il focus sul trattato di Copenaghen e sulle posizioni di Obama sull’ambiente..ombre anche lì, direi, caro mister President. Luci come quelle di casa dopo una giornata, metereopatica, a lampi e blackout umorali, come quella di oggi. Per fortuna a farmi finire “in luce” ci pensa Super Ed. Lo saluto, è nel bagno di sotto. Si sta mettendo.. qualcosa in faccia. Mi guarda e mi dice che è una crema autoabbrozzante (con un odore nauseabondo, sicuramente era stantia) che lui si sta spalmando in faccia per essere abbronzato per la prossima gara di ballo che ci sarà a marzo!! Sorrido! Incredibile, si mette uno strato di crema…ci dorme su tutta la notte…e il gioco è fatto…pelle abbronzata e naturalmente lucente! Ora però spengo la luce, è tardi e vado a dormire. Ma state tranquilli: la mia luce interna è vigile, accesa e pronta sempre a contagiare positivamente gli altri!