martedì 24 novembre 2009

Back in the zone! Let's play guys!


Oggi è il 24 novembre. Ricordatevelo oggi è il 24 novembre! Comincia ora e qui il mio campionato con me stesso!! Dopo tanto aspettare sono finalmente riuscito ad andare in palestra e ritornare a giocare a basket. Qui comincia un'altra sfida, oltre quella accademica e sociale, quella sportiva..quella cioè di essere pronto e in forma per la mia squadra, il Chianti Basket, quando tornerò a Siena a metà febbraio.
E' bastato presentare la mitica Purdue Card e, come dice JN, il mio professore, "Shazan!" e si sono aperte le porte del Rec Sport, il fantastico centro sportivo della Purdue University. Per chi volesse dare un occhio clicchi qui.
Quando entri capisci perche' gli americani sono un popolo competitivo negli sport e come tengano molto alla forma fisica...non tutti chiaramente, McDonald è sempre in agguato! Dentro al complesso sportivo ci sono studenti, professori, dipendenti ma anche ex universitari a cui, pagando un po' di piu', è consentito usare le facilities del REC. Parlavamo di pagare: solo 10 dollari da ieri al 17 dicembre!! e ho l'accesso a tutto..dico tutto...e intendo campi sportivi e da tennis fuori, campi di qualsiasi gioco dentro in 3 palestre distinte (North, West and East), un circuito interno per correre sopraelevato, una palestra fitness e pesi da paura..anche per alcuni energumeni che vi transitano...una piscina olimpica con una piccola piscina per i tuffi. Una figata davvero! ah dimenticavo c'e' anche la sauna e il centro Spa, ma questo ultimo non l'ho ancora trovato con la mappa. Con la tessera poi ti danno gratis un piccolo asciugamano viola e qualsiasi pallone che vuoi, basta riportarlo senno' lo paghi..Dicevamo...in realtà il primo giorno di ritorno alle attività sarebbe stato ieri..ero cosi' timoroso e impacciato che non sapevo che fare, dopo l'estate passata dietro al malandato polpaccio e l'influenza che mi ha impedito di allenarmi e giocare le ultime due partite di season prima della mia partenza per gli States. Ho fatto dieci minuti di corsa e sono andato a vedere come funzionava..mi sono preso un pallone e sono sceso in un campo dove c'era un ragazzo di colore che tirava da solo..qui ognuno si fa gli affari suoi e capita che si tiri al canestro anche con 4 palloni, peggio che nei momenti più scazzati del pre-riscaldamento al Coni. Poi attorno a me una marea di cinesi!Vedevo che mi puntavano..e ho detto: ora mi chiederanno di giocare, oppure dove ho comprato la maglietta..ma de che! Volevano che me andassi per giocare tra di loro. Scoraggiato, ho fatto 15 minuti di tiro e poi ho chiesto a qualcuno se ci fossero altri campi...non capivo perche' su 8 campi, 4 di basketball, due di badminton e due di pallavolo fossero tutti cinesi a giocare...eppure nello spogliatoio avevo visto altra gente...cosi' ho chiesto e sono andato alla palestra West: ecco li c'erano bianchi e neri a giocare a basketball in vero style playground! Ma dimmi te: c'è "divide" pure qui!!Effetivamente i cinesi hanno paura di giocare con i bianchi, come i bianchi temono la fisicità dei neri..non è uno stereotipo è la realtà delle cose. Per questo ognuno tende a giocare con la propria razza. Cosi' sono arrivato nei nuovi campi e subito mi hanno chiesto se volevo giocare: un sorriso gigante è uscito dalla mia faccia: "Yes, why not!". Si gioca come al Custoza: chi prima arriva gioca e chi vince resta..se uno va via si sostituisce..i punti però sono differenti: si contano 2 per il canestro da 3 e 1 per quello da 2. Si arriva a 15 per match. L'impatto non è stato facile, qui menano da paura e difficilmente chiamano i falli..in compenso non sanno cosa siano i passi e ne fanno mille, ma se fai "passo e tiro" ti gridano "travelling!" Non riuscivo a carburare; poi mi sono sbloccato con una serpentina difficilissima conclusasi con un tiro rovesciato, sollevando lo stupore dei team-mates, e poi una bomba da 8 metri...Ma non mi sono piaciuto, anche perche' qui ognuno fa come gli pare..prende e tira..come inizio scorso anno col Cance. La vera svolta è stata però oggi..ho cambiato mood, ho ricominciato a stringere i denti come solo io so fare e mi sono totalmente immerso nel tough basket amatoriale americano. Dopo il riscaldamento (oltre 1 miglio di corsa) mi sono presentato alla palestra West...sì, come immaginate, a quella North c'erano ancora solo asiatici! Ho aspettato un po' e poi mi hanno inserito nella squadra di Glen e Brett, due ragazzi normali e con buone skills cestistiche. Il mio impatto è stat terrific: ero mentalizzato, le gambe seguivano la testa oltre le aspettative. Non esagero ho "caricato" 12 punti nei primi 5 minuti con tiri da ogni posizione e alcuni assist che hanno fatto dire a Brett.."you are the best pick I have choosen lately!"...ero come si dice negli States.."in the zone"..una macchina da canestri..sarebbe stato contento anche Ivan, se sempre si ricordera' chi sono quando tornerò a Siena!
Vinta la prima, si gioca la seconda. Glenn mi guarda e mi dice "te la senti di marcare il black, picchia duro"...e io gli ho detto "Absolutely", con lo sguardo che diceva tutto. Figuriamoci! dopo le lotte con Figline e Arezzo se ho paura di buscarne..e cosi' è andata..vinciamo anche gara due, easy, in scioltezza! Arriva gara 3 con 3 black in squadra..quello che marco è davvero atletico ma gli faccio una finta e gli tiro in faccia cadendo...ciuf--only net...il ragazzo mi guarda e ride...la sfida continua ma ormai sono cotto!ho i crampi ai polpacci.gli lascio il floor...Ale slow down, dico tra di me..ti vuoi rompere subito?..e cosi' perdiamo...ma i ragazzi sono contenti lo stesso e io piu' di loro...sono già passate due ore. Scappo! Nello spogliatoio non c'e' quasi nessuno perche' stanno tornando tutti a casa per il giorno del ringraziamento..mi metto il mio asciugamano verde attorno alla vita (qui non usa l'accappatoio, proprio si vede come nei telefilm americani) e vado a fare la doccia..mi vesto ed esco felice. Mi sono piaciuto è questo lo spirito giusto per questa nuova sfida..the Captain is back...passo davanti alla Bell Tower, sono le dieci e le campane, dopo i soliti rintocchi, cominciano a suonare una musica dolce che mi fa sentire ancora più bene. The Captain is back...e anche le campane sembrano saperlo!

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