mercoledì 11 novembre 2009

Welcome to Purdue


Eccoci qua...passata la notte quasi insomme tra il fuso orario, la stanchezza e l'impatto con la casa mi alzo e mi faccio un bel caffè italiano...eh sì uno dei pochi vizi portato in valigia. Passa ale 9 il prof a prendermi e mi porta con la sua macchina a fare colazione, non prima di aver sceso il figlio minore, anche lui si chiama Edward come il mio padrone di casa.PArto con una omelette ham and cheese per cominciare a calarmi nel mood americano. Kim mi chiede di me, della mia ricerca a Roma e poi parliamo di lui e dei suoi studi sui pubblici, sulle teorie della comunicazione e sui media sociali. Sta finendo di scrivere due libri, uno con Grunig e l'altro con un collega coreano. Al terzo caffè ci accorgiamo che è si è fatto tardi e che mi aspetta una giornata impegnativa...la burocrazia mi attende!
Finalmente arriviamo al Campus e poi al Beering Building dove si trova la facoltà di Liberal Arts e il Dipartimento di Comunicazione. Passo tutta la mattina con KIm dietro alla burocrazia e ai fogli da preparare per l'accettazione finale, il tesserino da studente, la copia della chiave della stanza etc...conosco la mitica Vicky, la segretaria che mi ha aiutato con le pratiche a distanza. Classica 60entenne americana, sorriso, capelli bianchi ma in buona forma...mi regala un portachiavi del Dipartimento...lì custodirò le chiavi della mia avventura accademica. La stanza è carina, sono stato fortunato perche' mi hanno dato la room di un professore in anno sabbatico per cui mi sento privilegiato ad averla per me. Pensare che in Italia ci dividiamo un terzo di scrivania tra 3 dottorandi e la stanza con altri due ordinari..da gennaio ritornera' il prof e allora mi accomodero' nella graduate room con altri studenti del loro dottorato. Passo all'ufficio relazioni internazionali e mi fanno compilare un altro modulo al computer e poi mi consegnano un foglio da riportare in dipartimento per inserirmi nel sistema. Morale della favola dovro' aspettare almeno 4 giorni per avere una matricola e il tesserino per avere l'accesso a Internet e ai servizi del campus...e poi ci si lamenta della burocrazia italiana..la differenza evidente sta nel sorriso sempre presente e nella disponibilità di tutti gli operatori di front office statunitensi...finto a volte, ma sempre presente!Chi sa se Brunetta passa di qui che combina...
Il campus è molto bello e grande, ci sono archi, statue e tanti giardini dove si raccolgono foglie dai piu' diversi colori. La giornata è di sole e noto molti ragazzi e ragazze in maniche corte e flip flops...io sono con il piumino...qualcosa non va!
Pranzo giapponese e incontriamo un docente di consumer research, anche lui coreano, molto simpatico e amante del buon vino italiano. Si parla anche di ricerca e mi accorgo che c'e' interesse in quello che faccio e di essere "on the wave" sui temi.
Torniamo al dipartimento e faccio un giro a capire cosa c'e' nel building e attorno al palazzo.Passo davanti alla student union e compro una maglietta grigia di Purdue per sentirmi un po' parte di questo grande circo che mi trasportera' questi 3 mesi.. Torno al Dipartimento KIm mi saluta e mi dà già i compiti da fare a casa. Casa...eh sì si fa l'ora di tornarci e mi avvio a piedi..vedo movimento davanti al building di ingegneria...caspita giocano i mitici BoilerMaker..i bagarini cercano di vendermi un ticket contro Kentucky, ma io sono deciso ad andare a vedere meglio dove abito...arrivo e incontro i miei roomates due cinesi e un americano di nome Noa (i cinesi non ho ancora capito dopo 3 giorni come si chiamano), oltre a Edward il proprietario. Do un occhio alla cucina, apro il frigo lo richiudo immediatamente, e decido che è decisamente l'ora di provare il McDonald americano! :)
Finisce la partita e anche il mio panino...torno a casa e vado a nanna...proprio come adesso!
Have a good night guys

1 commento:

  1. Come primo giorno universitario direi che non c'è male davvero...aggiungimi ad MSN...ho fatto i compitini e ti ho inviato la richiesta...il tuo blog è fantastico comunque...hai avuto una grande idea...mi viene l'emozione come se stessi lì al posto tuo...sei fortunato goditela!!!
    Serena

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