venerdì 20 novembre 2009

Un italiano tra i banchi di scuola



E' molto tardi ma volevo lasciarvi un po' dei miei pensieri prima di andare a dormire..se non collassero' sulla testiera! Ieri vi ho parlato di comunità nel senso del farne parte e aderire a qualcosa di condiviso. Oggi dopo tanto ricevere ho deciso di dare anche io il mio contributo. No, non ho cucinato italiano per i graduate students..quello mi tocchera' dopo Thanksgiving..e nemmeno mi sono messo a sistemare i mille oggetti che continuamente Edward porta in casa..(le ultime novità sono un materasso, uno stereo, due scatole di budino al riso già scadute, una cassa di zucchine e una pianta finta)...ma ho partecipato a una bella iniziativa organizzata dall'Internation Scholar and Student Office di Purdue. Sono andato in una scuola elementare di West Lafayette, la Burnett, a presentare il mio Paese, l'Italia, a oltre 200 bambini provenienti da alcune scuole nelle vicinanze. Eh sì Nancy mi aveva chiesto se me la sentivo e cosi' c'ho pensato un po' e poi alla fine ho deciso di dare il mio contributo qui alla comunità locale, preparando una presentazione sull'Italia. Nei giorni passati, meglio dire nelle notte passati, mi sono divertito a preparare il powerpoint. Perchè ci volevano immagini, giochi e creatività per interagire e far divertire 50 bambini per mezz'ora. Cosi' ho preparato la mia presentazione mi sono recato oggi all'Ufficio ISS e lì ho incontrato Nancy e altri studenti come me pronti a presentare i loro paesi. Bashuam per l'India..è l'unico nome che mi riesco a ricordare anche perche' gli altri erano tutti asiatici perche' presentavano 3 differenti regioni della Cina, Taiwan e Corea del Sud. Arriviamo alla scuola grazie a Sarah, una volontaria, che ci porta con la sua macchina; la cinese siede davanti perche' ha la valigia con dentro degli abiti che indosserà per i bambini, mentre io e Bashuam di dietro, ed essendo entrambi alti oltre 190 cm praticamente stiamo con le ginocchia in gola. In mezzo a noi un cinese Vincent (tipico nome cinese non pensate!) che era stato coinvolto per insegnare ai bambini a mangiare con le bacchette di legno...very cool. Arriviamo alla scuola e io sono stato posizionato nella sala 11. La IT specialist della elementary school mi chiede la presentazione e la carichiamo in un computer collegato alla televisione. Sono le 1.20 pm in dieci minuti arriveranno i primi bambini...dico primi perche' dovro' ripetere la presentazione 4 volte con 4 differenti gruppi...sono un po' emozionato e anche timoroso del mio "terrific english" con quei bambini...forse terrific anche loro ma in un altro senso!! Sono in realtà fantastici: tutti con le loro magliette della scuola, si siedono nelle chiar e in terra...mi guardano curiosi di capire chi sono e cosa raccontero' dell'Italia. Sono di varie etnie e di varie età, accompagnati dalle maestre, e molti con il quaderno pronti a prendere appunti! In sottofondo metto un po' della musica italiana che avevi salvato nella penna usb prima di partire, visto che il mio fido ipod Shuffle aveva deciso di riposare in pace nel cimitero dell'high tech poco prima della mia partenza.Le casse passano Elisa, Tiromancino, Alex Britti e il mitico "Per una lira"..Let's start kids! "My name is Alessandro, I am Italian guy"...così piu' o meno è cominciata la mia presentazione che se volete potete leggere per curiosità da slideshire collegandovi al link qui sotto
"presentazione Italia"
Parlare con i bambini americani dell'Italia è stato molto divertente e bello..anche se faticoso..sembra che il nostro Paese piaccia un sacco..anche se alcuni bambini non sanno dove si trovi l'Europa e pensano che la torre Eiffel si trovi a Roma. Quando comincio a parlare di cibo si gasano tantissimo...quanti di voi hanno mangiato una lasagna? e tutti con la mano alzata...per non parlare della Pizza...e via con la storia della pizza Margherita e della regina..e poi parlare della Gioconda che qui chiamano Monna Lisa, dei canali di Venezia e del Colosseo dove è stato girato The Gladiator!! E scoprire che Pinocchio non è stato inventato da Disney ma da Collodi! Non ha prezzo!!Poi si parla di calcio e scopro che ormai qui è una realtà e che quasi tutti i bambini hanno tirato un calcio al pallone...poi con orgoglio dico loro che siamo campioni del mondo di calcio (sì Albe)e mostro la mia maglia di Amauri, versione oro, comprata con Pietro, Lucio e Vivio dopo Juventus-Real Madrid piu' o meno un anno fa. I bambini sono contentissimi di vederla, come ti poter vedere dal vivo gli euro o la bandiera dell'Italia che ho con me disegnata in una salvietta del Coni..un po' di scena ci vuole no?! Ma la parte piu' divertente viene alla fine con i giochi dove insegno ai bambini un po' di parole in italiano per salutare i loro amici e genitori, e poi li faccio contare da 1 a 9 a voce alta...è dura ma mi diverto...entra la seconda classe..let's move on again guys..e poi la terza..senza un attimo di pace...gli orari vanno rispettati e poi la quarta...sono stanchissimo ma felice di aver comunicato un po' del mio Paese a questi ragazzi, senza gli stereotipi della mafia, del padrino, del mandolino ma con una bella pizza nella slide, quello sì di sicuro. E' stato bello vederli alzare la mano e farmi domande..anche le piu' assurde...fantastico quando uscendo dall'aula mi dicevano grazie e poi ciao con la mano. Usciamo dalle aule e viene il preside a ringraziarci, c'e' anche la stampa locale ad accoglierci..Alla fine sono esausto ma felice di aver dato il mio contributo a questi bambini e a questa comunità che mi ospiterà fino alla metà di febbraio.

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