sabato 26 dicembre 2009

Un Natalino a tutto ritmo



La giornata di Santo Stefano diventa per noi un vero e proprio shopping day, alla ricerca degli ultimi regali per Alba e Frank da riportare a casa a familiari e amici. Sveglia presto, doccia e via verso il Mall di Towson per una mattina densa di toccate e fuga (con o senza sacchetti) nei circa 50 negozi tra cui A&F, Gap, Macy’s, Aeropostale e …anche un parrucchiere..eh sì con dispiacere per la crescente folta chioma (ma che dico?!) e l’urgente bisogno di domare le basette impazzite, e con il rischio di trovare solo parrucchieri cinesi a Purdue, avevo deciso di prendere un appuntamento con lo stesso parrucchiere di Alba e Francesca. Invece della rossa e del gay pelato mi capita Nicole, nata e cresciuta a Balto, che mi incomincia a tagliare i pochi peli rimasti nella cabeza! Gli altri tre shoppano mentre parliamo di cosa faremo per l’ultimo dell’anno…e mi viene in mente quando ne parlavamo da Massi o al muretto con gli amici dell’Amiata..aspettando se il Daviddi e Pipazzo sarebbero venuti a C.Piano. In mezzora sono a nuovo e così mi aggrego alla truppa per le spese. Tra Rachele e Niccolo’, Luca e Paolo è un tutto provare e scegliere, con Laura da consulente per le taglie e le selezioni femminili. E Frank? Lui striscia la carta di credito…e “io pago!”, dice un famoso comico italiano. Fino a che la carta non ne può più di funzionare..ma devo dire tutto comprato a buon prezzo! Infatti dal 26 qui negli States ci sono già i mega saldi e spesso si trova anche il 70%. A pranzo siamo esausti e andiamo da Thanks God is Fryday per le ultime schifezze americane dei parents. Il conto sta a me questa volta, un piccolo pensiero per il grande regalo di essere venuti negli States a trovarmi per le vacanze. Dopo il “light lunch” andiamo da TJmax e Wallmart per gli ultimi acquisti e per comprare il necessario e il superfluo per la colazione del giorno dopo. Tra poche ore arriva anche Alessandra, la tennista del vino, direttamente da Amsterdam, città dove il giorno prima un nigeriano, affiliato ad Al Queida, si era imbarcato per farsi saltare le mutande, e tutto il volo Delta (quello dei miei di domani) a Detroit. Non ci sono parole per commentare! Si prevedono ritardi e poi la Ale deve venire da Dulles con i mezzi pubblici..poi andremo io e Laura a prenderla alla stazione dei treni di Baltimore. A Wallmart ci raggiunge Alia, la mia amica scrittrice che vive a Brooklin, e che ci ha dato la sua casa per passare l’ultimo dell’anno. Mi fa molto piacere ricontrare Alia dall’ultima volta con Pietro a Union Square per un caffè veloce…e come nostra abitudine, ci riprendiamo un caffè a Epsom, mentre babbo e mamma cercano di stipare nelle valigie tutti gli acquisti e i regali ricevuti. Alia ci dà le chiavi e ci spiega come arrivare nel suo appartamento..indovinate un po’? situato in via Lafayette, tanto per le coincidenze..Poi lei scappa per il cinema e noi usciamo per andare da Francesco e Katia che ci aspettano a Joppa per l’ultima cena tutti assieme. Io e Cicia andiamo a prendere la Ale alla stazione. Ce l’ha fatta anche lei, anche se è un po’ lessa dal lungo viaggio e dai mille controlli. Rimontiamo in macchina e guido la Sonata verso il ristorante dove ci aspettano i miei, la famiglia Legaluppi e due sposini novelli di Capalbio, in gita da queste parti. Il posto è rinomato per il crab cake ma io vado di filetto…naturalmente. Finita la cena, un salto a Joppa per un caffè italiano e per fare il boarding pass per Alba e Frank e poi di corsa a casa per fare il divano letto a Ale e chiudere tutti le valigie..Philly domani ci aspetta!

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