domenica 27 dicembre 2009

Philly, crossroad di partenze e ripartenze



Mi fa un po’ di effetto pensare che tra poche ore i miei partiranno per tornare il Italia. Sono già passati dieci giorni da quando sono arrivati a Chicago, in quel freddo pomeriggio della windy city. Mi sembra ieri e invece il tempo vola, soprattutto quando stai con le persone a cui vuoi bene..e a loro gliene voglio un sacco. Facciamo colazione con tanto di bagels, creme chease e biscotti al burro e poi passa Francesco a prenderci. Non abbiamo più parole per ringraziare lui e tutta la famiglia per la disponibilità, la cortesia e l’estrema generosità con la quale ci hanno accolto a Baltimore in questi giorni. Sono davvero persone speciali!
Partiamo per Philly il viaggio non sarebbe lungo ma spesso la 95 si congestiona per il traffico pazzesco verso il New Jersey e New York. Vogliamo arrivare presto all’aeroporto così i miei possono fare con calma tutte le procedure di imbarco e i controlli che da quel giorno sono stati serrati per l’allarme terrorismo..anche il giorno prima un altro volo Delta era stato disturbato da un nigeriano chiusosi in bagno per oltre un’ora,proprio come aveva fatto il suo connazionale il giorno prima. Fuori c’e’ il sole e l’orario è puntuale almeno sul monitor. Scendiamo dal parcheggio sopraelevato e France li accompagna a fare il check in..le valigie sono sopra al limite ma la tipa chiude un occhio..forse sa che dentro ci sono tanti regali per chi li aspetta in Italia. E’ il tempo dei saluti e degli arrivederci! Mi commuovo un po’ e non potrei fare altrimenti..sono stato bene e mi mancheranno..e poi mamma è così agitata del viaggio che mi ha messo agitazione anche a me…aspetto che passino il metal detector per un ciao da lontano con la mano e poi mi ridirigo verso gli altri. Da quel momento comincia la fase due della vacanza a Est, quella con Laura e Ale a New York. Francesco ci accompagna a fare un giro a downtown Philly e ci fermiamo a mangiare un philly cheese steak in un barretto vicino alla Liberty Bell. Quelli di Geno e Patt sono meglio ma la fame ci fa divorare anche queste imitazioni per turisti!! Poi via verso la stazione a prendere il Megabus che ci porterà nella Big Apple. Il viaggio diventa un’odissea per le code bestiali che si sono formate per il rientro a lavoro dopo il break di Natale. Ci mettiamo un’ora e mezzo dal casello ad entrare nella City…e peggio di noi va a Francesco che ci impiega quasi 4 ore a rientrare a Baltimore…mi dispiace un sacco France, ti abbiamo fatto buttare tutta la giornata! Usciti dal bus a Penn Station prendiamo subito la metro direzione Brooklin..la linea blu “A” ci porta alla fermata Lafayette! Arriviamo a casa di Alia…l’appartamento è davvero carino…siamo nella città che non dorme mai…New York, I am back again!!

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