lunedì 18 gennaio 2010

Fumi di padelle e di camini


Oggi in America è festa: è Martin Luther King Day, un giorno che la comunità dei neri celebra con grosso orgoglio. L'università è quindi chiusa e così tutti gli uffici pubblici. Io stamani mi sono comunque svegliato presto perchè volevo staudiare: vi dicevo che ho mille cose da fare e domani ci sono le lezioni e devo leggere le 120 pagine che Sorin Matei ci ha assegnato per questa settimana sul tema delle community on line. Leggere in inglese vi assicuro che mi stanca comunque, anche se ormai da quasi tre mesi ci sono abituato. L'altra cosa che mi stressa un po' è l'estensione del visto per le altre due settimane che rimarro' qui a Purdue per finire alcune ricerche e seguire i corsi. Domani mi aspetta un giorno cruciale e spero di risolvere il problema con l'ufficio relazioni internazionali e Vicky.
La mattina però non è andata proprio come volevo perchè Skype l'ha fatta da padrone: pensate che sono anche riuscito a stare mezzora con Maurizio per la nuova edizione di Compu-tec (per chi non conoscesse il progetto ci dia un occhio qui) ...ma la salvezza è stato Paolino che con una pazienza infinita mi ha aiutato a trovare il buggaccio che si nascondeva nel mio computerino bianco e che non mi permetteva di aprire nessuna pagina web nonostante la connettività funzionasse. Grazie ancora Paolo!!! Così il pomeriggio è arrivato e poi volato nella lettura di un po' di Rheingold...e alle 5 è venuto Jn a prendermi perche' facevamo una cena a casa sua con Seyoung e la sua assistente coreana. Mentre uscivo ho visto Ed che trafficava con uno scatolone gigante con su scritto Eggs, davanti al camino..ma chissà che combinerà!
La cena è stata divertente e, anche se la moglie avrebbe cucinato coreano, mi sono dilettato ai fornelli per una splendida amatriciana!! Jn ha voluto farmi da suichef e cosi' ci siamo divertiti e applicati in un gioco di squadra che ci ha portato a impiattare dei rigatoni niente male, anche se con troppa cipolla (ma a loro piace così). Poi Yu-ra ha preparato il barbecue e, a causa di un po' di fumo per colpa del maiale, abbiamo dovuto aprire la porta di casa...non era freddo (relativamente alle temperature di qui) e poi comunque i bicchieri di Chianti e di vino della cantina Coppola avevano aumentato la temperatura in ogni caso. Assieme alla carne Yu-ra ha portato anche tanti piccoli piatti di verdure e qualcuno di pesce: i coreani (cioè tutti eccetto io) erano strafelici. Poi siamo passati ai dolci italiani (le ultime scorte) e per concludere un bel caffè lavazza qualità rossa direttamente dalla moca di 810 North Grant Street. A proposito di casa, finita la cena, la studentessa mi ha portato a casa visto che abita da queste parti. Appena ho varcato la porta ho capito che era successo qualcosa! Ed aveva tentato di bruciare lo scatolone e le sedie, cose che brucia spesso, e si era affumicata tutta la casa. Pareva di essere in una cortina fumogena, non avete idea...e nessuna finestra era aperta. Sono salito in camera e per fortuna avevo chiuso la porta ma il fumo era entrato dalle bocchette del riscaldamento e da sotto la porta. Un avello, pareva di esse alla festa della castagna all'Amiata vicino al braciere quando lo spengono con l'acqua... il camino per fortuna non aveva preso fuoco!! Ho bussato a Arthur che mi ha raccontato la scena ...e la cosa piu' assurda è che non hanno voluto aprire le finestre della casa per non fare uscire il caldo del riscaldamento...per cui hanno acceso gli aspiratori di cucina e del bagno di sopra, sperando che assorbissero il fumo...secondo voi? Intanto ora ho spalancato le finestre e chiuse le bocchette del termosifone...senno' mi sa che qui con l'asma che mi ritrovo stanotte boccheggio...di sicuro domani mattina profumero' come un fiore! Sì ma carbonizzato!!
Eh se non ci fosse Ed a rallegare questa casa...

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